I bombardamenti degli USA di questa notte sono un vero atto di guerra contro ogni regola del diritto internazionale.
In realtà l’attacco alla Siria era già preparato e la storia delle armi chimiche usate da Damasco è solo un pretesto. Ormai sono anni che per giustificare qualsiasi atrocità si creano delle narrazioni abbastanza semplici ma efficaci. In realtà non c’è nessuna prova che il governo di Assad abbia usato le armi chimiche, cosi come Saddam Hussein non aveva nessuna arma di distruzione di massa. Al contrario è molto probabile che l’esercito siriano abbia bombardato un deposito di armi dei terroristi.
Ma nell’ipotesi che davvero fossero state usate armi chimiche, noi ci poniamo alcune domande: bombardare un paese sovrano è la reazione adeguata della comunità civile internazionale? Se si, perché nessun paese difensore dei diritti umani ha bombardato gli USA quando in Iraq hanno usato le armi chimiche, o quando nella ex Jugoslavia hanno usato l’uranio impoverito? E se per fermare l’uso di armi chimiche a bombardare la Siria fosse stata per esempio l’Argentina oppure l’Ungheria, come avrebbe risposto la comunità internazionale? Perché le guerre di Stati Uniti, Francia o Inghilterra sono definite umanitarie, ma quando la fanno altri stati sono guerre atroci da condannare e fermare?
Ultima domanda: tutti quelli che hanno manifestato e manifestano giustamente contro Trump perché è un razzista ed è chiaramente contro i diritti umani, come possono credere che ora queste bombe servano a difendere la popolazione siriana?
Secondo alcuni giornalisti questo attacco alla Siria è stato lanciato per distrarre l’opinione pubblica dal massacro di civili che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno compiendo a Mosul. Cosa molto probabile.
Io credo che gli Stati Uniti di Trump, in una crisi economica e sociale senza precedenti, comincino a mostrare il loro vero volto. Il loro obbiettivo era e rimane mantenere un controllo mondiale che ormai hanno chiaramente perso. Le decisioni che determinano la politica mondiale vengo prese anche in Europa, Cina, Russia, Brasile e India. Bombardare la Siria significa anche colpire la Russia. L’Europa non deve farsi trascinare in questa guerra con la Russia, che potrebbe rivelarsi catastrofica.
Il nostro governo non può e non deve essere solo l’eco di quello che si dice e decide a Washington!
Il popolo della pace e della nonviolenza deve liberarsi dalla rete di menzogne che paralizza l’azione e far sentire con urgenza la sua voce.