La Campagna “Un’altra difesa è possibile” alla Commissione Difesa: mettete in calendario la legge su difesa civile e nonviolenta.
Un importante momento di confronto con le istituzioni e la politica, nel quale i rappresentanti delle Reti promotrici di “Un’altra difesa è possibile” hanno chiesto con forza la calendarizzazione della legge per una difesa civile non armata e nonviolenta. Questo è il risultato positivo dell’incontro avvenuto mercoledì 15 marzo nell’Aula della Commissione Difesa della Camera tra una delegazione della Campagna e il Presidente della IV Commissione Francesco Saverio Garofani, alla presenza anche dei Deputati Massimo Artini, Giorgio Zanin, Giulio Marcon e Luca Frusone.
“Riteniamo che i tempi siano maturi per l’approvazione in questa legislatura della Legge sulla Istituzione e finanziamento del Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta – ha detto Mao Valpiana, coordinatore della Campagna “Un’altra difesa è possibile, intervenendo a nome delle 6 Reti promotrici – Le istituzioni hanno già accolto molte delle nostre proposte come il Servizio Civile universale e la sperimentazione dei Corpi Civili di pace. Ora lavoriamo per ottenere il riconoscimento e la pari dignità tra la difesa armata e la difesa civile, per dare piena attuazione all’articolo 52 della Costituzione”.
“In questo momento particolare, nel quale viene agitato il tema della ‘legittima difesa’ per preludere ad un tipo di difesa personale fai-da-te – continua Valpiana – dare una veste istituzionale alla difesa nonviolenta può essere la risposta migliore per mantenere il dibattito dentro al quadro costituzionale, con risposte concrete ed efficaci”.
Nel corso dell’incontro si sono anche ripercorsi i positivi passi compiuti dalla Campagna a partire dall’Arena di pace e disarmo di Verona del 25 aprile 2014: elaborazione del testo di legge, raccolta delle firme per la presentazione dell’iniziativa popolare, consegna alla Presidente della Camera, adesione di 74 deputati e presentazione dell’iniziativa parlamentare, incardinamento nelle Commissioni I e IV, distribuzione su tutto il territorio di 40.000 cartoline, convocazione degli Stati Generali della Dcnanv, raccolta e consegna ai deputati delle 21.000 cartoline sottoscritte dai cittadini.
La delegazione di “Un’altra difesa è possibile” ha direttamente consegnato al Presidente Garofani le cartoline a lui espressamente inviate dagli elettori nel corso della seconda fase di mobilitazione, che si è conclusa con la raccolta di circa 21000 cartoline che i sostenitori dell’iniziativa hanno voluto indirizzare a 545 deputati, di diversi gruppi politici, per premere verso la calendarizzazione della proposta di legge. I pacchi con le cartoline sono stati consegnati alla Camera dei Deputati e verranno distribuiti nei prossimi giorni a ciascun parlamentare destinatario. Se da un verso è già importante che la mobilitazione delle Reti del mondo del disarmo, della Pace, della nonviolenza, del servizio civile abbia portato nel dibattito politico il tema dei mezzi non armati e nonviolenti ancora necessari per assolvere al dovere costituzionale della difesa della Patria, è altrettanto importante che tale sforzo abbia ora una ricaduta nel dibattito parlamentare. Con una traccia di dibattito istituzionale e di primo approfondimento che rimanga anche come base per qualsiasi iniziativa futura.
I contenuti della Proposta di Legge parlamentare ad oggi sottoscritta da 74 deputati sono chiari e rispecchiano i temi cardine già presenti nell’iniziativa popolare: dotare il nostro Paese, in maniera innovativa e in anticipo su altri Stati europei, di un dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta. Cioè di una struttura stabile istituzionalmente dedicata a esercitare – con approfondimento e professionalità – i percorsi di costruzione della pace tramite interventi civili e di gestione nonviolenta dei confitti. In accordo con strutture già esistenti (Uffcio Nazionale del Servizio Civile e Protezione Civile) e con capacità di analisi strategica tramite un Istituto di Ricerca su Pace e Disarmo. L’auspicio dei promotori della Campagna e di tutte le organizzazioni, oltre 200, che lavorano nell’ambito delle Reti promotrici è che si raggiunga il prima possibile un risultato del genere, a partire da una prima rapida calendarizzazione in commissione Difesa, per giungere poi ad una conseguente approvazione alla Camera, di tale Proposta di Legge ormai da circa un anno all’attenzione della politica dalla quale ci attendiamo risposte chiare e positive.