Una dichiarazione della Corte di giustizia europea, che non ha giurisdizione sull’accordo UE-Turchia in materia di rifugiati, ha svelato il tentativo deliberato dell’Unione Europea di eludere il controllo e la responsabilità, ha dichiarato Amnesty International.
La Corte ha affermato che l’accordo, volto a respingere i richiedenti asilo in Turchia, è stato concluso da governi dell’UE che agiscono nelle loro capacità nazionali e come tale non si tratta di un atto di un’istituzione dell’Unione Europea, dichiarandosi quindi incompetente nell’esaminarlo.
“C’è qualcosa di molto sbagliato quando i leader europei negoziano un’intesa a un vertice UE, la pubblicizzano come un accordo dell’Unione e utilizzano le risorse europee per attuarla, ma poi sostengano che non abbia nulla a che fare con l’Unione Europea al fine di evitare il vaglio giurisdizionale” ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa e l’Asia centrale.
“L’inganno insito nell’accordo UE-Turchia continua a crescere: prima i leader dell’UE fingono che la Turchia sia un paese sicuro per respingere rifugiati, poi si lavano le mani da ogni coinvolgimento quando questo affare profondamente sbagliato è sotto il microscopio. Spostare la colpa non cambia il fatto che questo accordo ha causato sofferenze a migliaia di rifugiati e migranti e che deve essere riesaminato con urgenza”.