Il Ministro ucraino delle Politiche di Informazione sta preparando una lista di siti [ru, come tutti i link seguenti] che “danneggiano la sovranità ucraina” come parte degli sforzi per sostenere la nuova politica di sicurezza sull’informazione del paese, firmata il 25 febbraio dal Presidente Petro Poroshenko.
Il Ministro delle Politiche di Informazione Yuriv Stets, durante la conferenza stampa del 2 marzo, ha detto che “nelle prossime due settimane, [tramite il vice ministro Dmitry Zolotukhin] vorrei presentare all’esperto consiglio del Ministero delle Politiche di Informazione, composto da esperti dei media e da funzionari pubblici, una lista di siti che dovrebbero essere bloccati”.
La misura sembra avere come obbiettivo la diffusione di informazioni pro-separatiste e pro-russe: secondo la dichiarazione rilasciata dall’Amministrazione Presidenziale, la politica è stata introdotta “prima di tutto con la prospettiva di contrastare l’impatto dell’informazione russa dannosa nelle condizioni di guerra ibrida scatenata da questo.”
Il Ministero delle Politiche di Informazione non sarà comunque solo responsabile per il blocco dei siti. Stets ha detto che il Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU) e un consiglio di esperti analizzeranno i suggerimenti del Ministro, nonostante non esista al momento nessun protocollo relativo. “Stiamo cercando un meccanismo che li bloccherà nel prossimo futuro,” ha detto Stets.
Stets ha suggerito che il suo ministero raccoglierà informazioni sui siti che pensa dovrebbero essere bloccati e dopo verranno spediti ad un tribunale per una decisione ufficiale, rimarcando che il consiglio di esperti che controlla i siti da bloccare non agirà come una censura di stato.
La nuova teoria di sicurezza sull’informazione dell’Ucraina autorizza il Ministro delle Politiche di Informazione a monitorare i mass media e internet per controllare le informazioni che ritiene illegali in Ucraina— inclusi quelli che si figurano come una minaccia per la sicurezza nazionale del paese.