Dopo aver trascorso un anno bloccati in Grecia, il 7 marzo Alan e sua sorella Gyan sono arrivati in Germania insieme alla madre e hanno finalmente potuto riabbracciare il padre e la sorella minore.
Alan e Gyan sono due giovani curdi colpiti da distrofia muscolare, costretti a lasciare la Siria in sedia a rotelle per fuggire dalle bombe e dallo Stato islamico.
Hanno sostenuto un viaggio terribile ed eroico: dalla Siria all’Iraq e da qui in Turchia legati, loro e le sedie a rotelle, a un cavallo; infine dalla Turchia alla Grecia, su un gommone.
In Grecia hanno trascorso sette mesi nel campo profughi di Ritsona, a 60 km a nord di Atene, dove hanno messo su una piccola scuola in cui insegnavano inglese ai bambini del campo. Poi sono stati trasferiti in strutture più adatte alle loro esigenze, prima a Corinto e poi ad Atene, fino a quando sono partiti per la Germania. Né a cavallo né affidandosi ai trafficanti del mare, questa volta, ma in aereo, nell’ambito di un programma di reinsediamento e ricongiungimento familiare.
Durante una missione di Amnesty International in Grecia a luglio 2016, Alan aveva detto: ‘Se chiudo gli occhi posso immaginarmi di nuovo con mio padre’. Il sogno è diventato realtà.