Le manifestazioni anti-Trump continuano in tutti gli Stati Uniti e in altri paesi: durante il weekend migliaia di persone sono scese in strada. A New York City attivisti fiancheggiati da una banda musicale hanno inscenato con una bara un finto funerale per la presidenza in stile New Orleans. A Washington, D.C., membri della comunità LGBT si sono baciati davanti all’albergo di Trump per protestare contro le politiche omofobe della sua amministrazione. Ci sono state manifestazioni anche a Chicago, Dallas, Minneapolis, lungo il confine tra Messico e Stati Uniti e a Los Angeles per protestare contro il giro di vite sull’immigrazione imposto da Trump.
Queste proteste seguono il “Giorno senza Immigrati” di giovedì 16 febbraio, quando a San Francisco, Los Angeles, New York, Phoenix, Chicago, Philadelphia, Atlanta, Detroit, Raleigh, Austin e altre città migliaia di persone hanno chiuso i loro negozi, si sono rifiutate di andare al lavoro e hanno tenuto a casa i bambini da scuola per denunciare gli arresti di almeno 680 immigrati senza documenti avvenuti nell’ultima settimana. A Washington, D.C., centinaia di immigrati hanno marciato dal quartiere di Mount Pleasant fino alla Casa Bianca.
Oggi in Gran Bretagna si prevede la partecipazione di almeno 10.000 persone a una protesta anti-Trump, mentre il Parlamento discute se cancellare o no la sua visita di stato. Quasi due milioni di britannici hanno firmato una petizione per chiedere di cancellarla.