Domenica 5 febbraio a Milano si è svolto un presidio di due ore in piazza San Babila (dalle 12 alle 14) con musiche e canti di pace e resistenza, slogan contro il razzismo, il fascismo e le politiche di Trump. I partecipanti erano per lo più studenti iraniani, con una rappresentanza di ragazzi arabi, egiziani e giordani, italiani e alcuni studenti tedeschi ed americani.
Nel comunicato diffuso dagli studenti si legge:
“Attaccare la libertà di movimento è attaccare la Costituzione dei Diritti Umani. Che si tratti del divieto razzista di Donald Trump riguardo l’ingresso temporaneo dei cittadini iraniani, iracheni, siriani, somali e sudanesi o del respingere totalmente i richiedenti asilo siriani; che si tratti di violenza in Turchia o di rafforzamento di politiche di confine per creare una “Fortezza Europea”, sembra proprio che il nazionalismo sia tornato di moda. Le recenti elezioni inglesi e americane l’hanno dimostrato, così come l’aumento dei partiti di estrema destra.
Noi non seguiamo la moda! Cammineremo per le strade per ribellarci al nazionalismo, al razzismo e al fascismo! Tutti coloro che considerano fondamentali i diritti umani dovrebbero capire che chiudere le frontiere, impedire a certi gruppi etnici di entrare in uno stato e tornare alle forme di nazionalismo estreme sono violazioni delle leggi internazionali. E’ disumanità. E non ha nessun senso in un mondo globalizzato come il nostro. Resteremo uniti, come cittadini del mondo, contro il ritorno al nazionalismo.”