Attraverso un “Manifesto” pubblicato ieri, la Piattaforma di Argentini in Spagna ha espresso la propria critica sull’accoglienza ricevuta dal presidente Mauricio Macri da parte delle autorità statali e locali.
In questo senso, Enrique Borcel (Presidente dell’Osservatorio Ispano-Argentino) ha affermato che “per gli effetti regressivi delle sue politiche economiche e sociali, la sua apparizione nei “Panama Papers” e l’arresto illegale della leader sociale Milagro Sala, rifiutiamo gli onori offerti a Mauricio Macri nel corso della sua visita ufficiale in Spagna”.
Il testo diffuso indica che per gli effetti delle sue politiche economiche, in materia di diritti umani e per i casi di nepotismo (Correo Argentino, Panama Papers, ecc.) “…consideriamo che il presidente Macri non sia degno di ricevere le chiavi della Città di Madrid da parte del Comune, nè di ricevere gli onori di un presidente veramente democratico”.
MANIFESTO
Siamo una piattaforma creata da diverse organizzazioni argentine in Spagna, nonché da singoli cittadini e cittadine che si sono uniti con l’obiettivo di rendere visibile la violazione dei diritti umani, dei diritti sociali e della costituzione.
In questi giorni si svolge la visita ufficiale in Spagna del Presidente dell’Argentina, Mauricio Macri. In poco più di un anno di governo, oltre ad aver applicato una politica economica e sociale lesiva dei settori sociali con meno risorse, è responsabile di situazioni che violano seriamente i diritti umani.
Politica sociale. In ambito socio-economico, la sua politica di tagli e forti aumenti delle tariffe dei servizi pubblici nei primi tre mesi del suo governo, ha spinto verso la povertà 1.400.000 persone (Osservatorio dell’Università Cattolica Argentina) e verso l’indigenza altre 400.000, con un 48,8% di bambini da 0 a 14 anni in situazioni di povertà, in un paese in cui il 50% dei giovani non riesce a terminare il ciclo secondario di studi e più di un abitante su tre è povero. La caduta del PIL a circa 3,5% nel 2016 sta aumentando considerevolmente questa cifra. I pensionati hanno visto ridursi la propria pensione mentre l’inflazione riduce il potere d’acquisto degli stipendi e al tempo stesso aumenta la disoccupazione mentre cresce il debito pubblico, riesumando lo spettro del collasso finanziario del paese.
Diritti umani. I diritti umani sono stati violati dall’applicazione di una politica brutalmente repressiva (con numerosi feriti) della protesta sociale pacifica, come nel caso di quella sofferta dal popolo mapuche, denunciata da Amnesty International, o quella dei numerosi lavoratori di diversi ambiti (zuccheriero, impiego pubblico, grafici, ecc.). Particolarmente grave è la non osservanza della richiesta delle Nazioni Unite della Commissione di Amnesty International e della Commissione Interamericana dei Diritti Umani dell’OAS (http://www.oas.org/es/cidh/prensa/comunicados/2016/182.asp), che chiedono di mettere in libertà l’attivista sociale Milagro Sala, detenuta da oltre un anno per aver partecipato a una protesta pacifica. Parallelamente ha nominato come alto funzionario pubblico un ex militare golpista, e allo stesso tempo membri del suo governo hanno adottato il negazionismo praticato dalla dittatura militare nei confronti delle 30 mila persone detenute/scomparse e assassinate durante il regime del terrorismo di Stato. La modifica alla Legge di Immigrazione, accompagnata da una campagna di criminalizzazione degli immigranti, ha alimentato nella popolazione attitudini xenofobe.
Nepotismo. Il governo di Macri ha reso un’abitudine il fatto di ignorare il Congresso delle Nazioni e governare attraverso Decreto presidenziale, adottando decisioni di aperto nepotismo. La più recente è stata condonare un debito di circa 4.300 milioni di euro a un’impresa della famiglia Macri, generando una sfida con l’Ufficio del Procuratore generale dello Stato e il rifiuto generalizzato da parte della cittadinanza. Il presidente è inoltre sotto inchiesta per la sua apparizione nei famosi “Panama Papers”, dal momento che possiede decine di società in paradisi fiscali, e per aver eliminato con decreto il divieto legale per cui membri della sua famiglia e altri membri del governo possano beneficiare del riciclaggio di capitali (“regolarizzazione fiscale”), generando il sospetto che voglia avvantaggiare le aziende di famiglia. Comportamenti come l’appoggio personale del presidente a un proprietario terriero straniero, suo amico, che cerca di realizzare un progetto urbanistico in una zona protetta, l’accusa di impedire l’accesso a un lago pubblico, minacciare una senatrice e contaminare fiumi, danno l’impressione che il presidente non solo non sia garante del rispetto della legge ma che ne favorisca la violazione. A questo si aggiungono misure che violano la sovranità nazionale, come la sua politica tollerante verso l’occupazione delle Isole Falkland da parte del Regno Unito.
Per tutto questo consideriamo che il presidente Macri non sia degno di ricevere le chiavi della Città di Madrid da parte del Comune, nè di ricevere gli onori di un presidente veramente democratico
PlataformaArgentinosEnEspaña. Siamo una piattaforma creata da diverse organizzazioni argentine in Spagna, nonché da singoli cittadini e cittadine che si sono uniti con l’obiettivo di rendere visibile la violazione dei diritti umani, dei diritti sociali e della costituzione.
Se vuoi aderire a questo manifesto, per favore inviaci una mail a plataformaargentinosespania@gmail.com
Traduzione dallo spagnolo di Matilde Mirabella