Quanto accaduto in questi giorni in Repubblica Ceca può sembrare una storia presa da un racconto di F. Kafka, invece si tratta di fatti di cronaca recente.
I supermercati Lidl stampano periodicamente dei depliant per pubblicizzare i loro prodotti, questa volta hanno usato per alcuni vestiti un giovane ragazzo di colore. E’ scoppiato lo scandalo. Lidl è stata accusata di xenofilia, di importare modelli culturali stranieri, di voler infiltrare nella cultura ceca valori di altre culture e di voler “abituare” gli abitanti bianchi di questo paese alla vista di persone nere. Insomma un piano preciso di invasione fisica e culturale di cui questo volantino ne è un tassello. Mi ripeto: non è un racconto di Kafka!
Lidl è stata costretta dalle pressioni a difendersi. La risposta è stata molto intelligente e tranquilla.
Ma molto interessante è stata anche la reazione di tante persone nei social network contro questa ondata di razzismo usando una delle migliori virtù del grande popolo ceco, l’ironia.
In facebook circola un volantino che imita quello di Lidl. Si vede un nero in catene e la pubblicità di una tuta del Ku-Klux-Klan, proprio per evidenziare la follia delle accuse mosse a Lidl.
Quanto accaduto è oltretutto ridicolo anche perché la presenza di neri o arabi nel territorio della Cechia è pressoché nullo. Si tratta di reazioni non giustificate e che non corrispondono alla realtà del fenomeno. D’altra parte il razzismo può essere mai giustificato? Ma se comprendiamo, senza giustificare, reazioni esagerate contro le ondate migratorie in paesi dove i rifugiati sono centinaia di migliaia, non possiamo comprenderle in paesi dove i richiedenti asilo sono poche decine.
Siamo in presenza di un fenomeno psico-sociale dove le immagini diventano cosi forti da produrre vere allucinazioni. Cosi si vedono mostri dappertutto.
Sono diversi anni che in Repubblica ceca sono attive propagande molto aggressive contro la Russia e contro il mondo islamico. Nella prima si presenta una Russia che sta per invadere tutti i paesi dell’Est europeo per ricostruire il grande impero sovietico. Nella seconda un Islam violento e fondamentalista che usa la crisi dei rifugiati per invadere l’Europa e distruggerne la cultura. In tutti e due i casi il nemico è presentato come già alla porta, creando una sensazione di panico.
Se a questo aggiungiamo i grandi e veloci cambiamenti che stanno avvenendo in questo paese, e d’altra parte in tutto il mondo, comprendiamo l’origine di questo grande sentimento di instabilità, insicurezza e paura. Purtroppo queste atmosfere mentali sono terreno fertile per il propagarsi degli irrazionalismi, come la storia ci insegna.
Speriamo che si diffonda e si rafforzi sempre di più la reazione della gente intelligente e sensibile come sta accadendo ora in Cechia e come pochi mesi fa ha portato in Polonia ad una manifestazione di 6 milioni di donne contro una medioevale riforma della legge sull’aborto.