Da anni l’USB denuncia il graduale smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale Pubblico, attuato con le politiche dei tagli lineari e della riduzione massiccia dei livelli di assistenza, con le chiusure di ospedali e la riduzione di migliaia di posti letto pubblici.
Politiche di macelleria sociale, approvate negli ultimi dieci anni da governi che rispondono solo alla grande finanza internazionale e avallate in Italia da tutti i governi regionali.
All’Ospedale di Nola è successo quello che abbiamo previsto nelle nostre denunce: un servizio sanitario pubblico devastato e non più in grado di dare risposte adeguate ai bisogni sanitari delle comunità di riferimento.
Le nostre denunce e le nostre manifestazioni di piazza a difesa del Servizio Sanitario Nazionale non hanno trovato sponda in alcuna forza politica presente in Parlamento né in alcun altro soggetto sindacale, impegnati solo a difendere i loro grandi interessi e proni a tutti i governi che hanno determinato la devastazione dei servizi sanitari pubblici.
Sono queste le motivazioni che inducono il Coordinamento Nazionale Sanità USB a chiedere la sospensione immediata dalle loro funzioni del Ministro Lorenzin e del Presidente De Luca, in quanto responsabili diretti di quanto è successo all’Ospedale di Nola.
Domani alle ore 12.00 la USB Sanità Nazionale terrà dei presidi di protesta presso le Prefetture dei capoluoghi di Regione.
A Roma, manifestazione di protesta presso il Ministero della Salute.
All’Ospedale di Nola, sempre alle ore 12.00, l’USB indice una conferenza stampa a difesa degli Operatori della Sanità e del diritto alla salute e per spiegare le ragioni del fallimento delle politiche governative e regionali in materia di Sanità.