Dopo la risoluzione dell’autorità di vigilanza di San Francisco in difesa degli immigrati senza documenti, anche Boston si muove per contrastare l’offensiva di Trump contro i migranti e le città rifugio decise ad accoglierli.
Il sindaco Marty Walsh (nella foto) ha infatti convocato una conferenza stampa sostenendo di essere “infastidito e arrabbiato per le notizie che arrivano da Washington DC. La Casa Bianca sta mettendo in pratica le minacce più distruttive e anti-americane fatte in campagna elettorale.
Gli ultimi ordini esecutivi e dichiarazioni del Presidente sugli immigrati costituiscono un attacco diretto agli abitanti di Boston, alla forza di Boston e ai valori di Boston.
Siamo una città – e una nazione – costruita sul contributo degli immigrati e dipendiamo dai nuovi arrivati per preservare la vitalità della nostra comunità.
Il 28% dei residenti di Boston è costituito da immigrati e il 48 % dei nostri bambini ha almeno un genitore nato all’estero.
Io ero uno di quei bambini. Boston ha aiutato me e la mia famiglia. Finché io sarò sindaco non volteremo mai le spalle a chi cerca una vita migliore.
Continueremo ad alimentare rapporti di fiducia tra le forze dell’ordine e le comunità di immigrati. E non sprecheremo risorse vitali per politiche di sicurezza federali sbagliate.
Non ci faremo intimidire da minacce di tagli ai finanziamenti federali. Ci aiuteremo a vicenda e abbiamo la Costituzione degli Stati Uniti dalla nostra parte.
Voglio dire direttamente a chi si sente minacciato oggi, o vulnerabile: siete al sicuro a Boston. Farò tutto ciò che è lecito e in mio potere per proteggervi. Se necessario, userò il Municipio come rifugio per proteggere chiunque sia preso di mira ingiustamente.
Ripeto a tutti i cittadini di Boston e a Washington: non arretreremo di un centimetro dal continuare ad essere una comunità cosmopolita e globale che ci ha reso una delle città di maggior successo al mondo.
Il nostro Ufficio di assistenza agli immigrati ha ampliato i suoi servizi e sta attivamente monitorando la situazione. Chiunque sia preoccupato, lo può contattare chiamando il numero 311.
Infine, riguardo a questo grosso business della costruzione di un muro: l’energia del presidente e le risorse della nazione dovrebbero essere volte a risolvere le gravi sfide che abbiamo di fronte, sia a livello globale, sia locale. Il presidente dovrebbe usare la sua amministrazione per creare buoni posti di lavoro. Dovrebbe elaborare piani per aiutare i senzatetto nelle nostre strade; i veterani a rientrare nella vita civile; gli anziani che hanno lavorato duramente per tutta la vita e meritano una pensione sicura e i bambini nelle nostre scuole.
Il compito di un presidente è di promuovere l’unità dei cittadini e di farci diventare migliori, non di dividerci gli uni dagli altri e di spaventarci” ha concluso il sindaco di Boston.