L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione esprime la propria solidarietà, stima e vicinanza agli avvocati e a quanti in queste ore, negli Stati Uniti, si sono mobilitati in un modo molto efficace per aiutare le persone colpite dal divieto d’ingresso deciso dal presidente americano Donald Trump.
ASGI esprime profonda preoccupazione per quanto sta accadendo dopo l’entrata in vigore del decreto che ha bloccato l’entrata di cittadini provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana (Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia e Yemen) per 90 giorni e ha sospeso il reinsediamento dei rifugiati.
Vale la pena ricordare che l’ordine esecutivo presidenziale è stato firmato il 27 gennaio 2017, Giornata internazionale della Memoria dell’Olocausto.
I membri dell’ ASGI (avvocati, giuristi, professori universitari, operatori legali, ecc.) sono convinti che li principio di uguaglianza e il diritto alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità, stabiliti nella Dichiarazione di Filadelfia del 1776 prevarranno su questa azione di flagrante disprezzo dei diritti fondamentali basilari che contraddice con gli impegni di protezione che gli Stati Uniti si sono impegnati a rispettare firmando trattati.
ASGI sottolinea che oggi più che mai la difesa comune dei diritti umani deve mantenersi alta, sia a livello internazionale che nazionale e che, accanto alla solidarietà, non mancherà di promuovere attivamente azioni a difesa del diritto dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati, qualunque cittadinanza essi abbiano.