Lunedì nella riserva Sioux di Standing Rock nel North Dakota, Wes Clark Jr., figlio del generale in pensione dell’esercito americano ed ex comandante supremo della Nato Wesley Clark Sr., ha guidato i veterani militari in una cerimonia per chiedere perdono ai nativi americani per i crimini commessi dall’esercito. Negli ultimi giorni migliaia di veterani, nativi e no, si sono radunati a Standing Rock per sostenere i protettori dell’acqua nella loro lotta contro l’oleodotto Dakota Access.
“Siamo arrivati” ha detto Clark. “Vi abbiamo combattuto. Abbiamo preso la vostra terra. Abbiamo firmato trattati per poi infrangerli. Abbiamo rubato minerali dalle vostre colline sacre. Abbiamo scolpito i visi dei nostri presidenti nella vostra montagna sacra. E vi abbiamo preso altra terra. Poi abbiamo portato via i vostri figli e abbiamo cercato di eliminare la vostra lingua, che Dio vi aveva dato, che il creatore vi aveva dato. Non vi abbiamo rispettato. Abbiamo inquinato la vostra terra. Vi abbiamo ferito in tanti modi. E ora siamo venuti a dire che ci dispiace, che siamo al vostro servizio e imploriamo il vostro perdono.”
Nella foto, Wes Clark Jr. si inginocchia ai piedi di Leonard Crow Dog, sciamano Lakota e guida spirituale del Movimento degli Indiani Americani, che prese parte nel 1973 all’occupazione di Wounded Knee. Domenica il Genio Militare ha negato alla compagnia Energy Transfer Partners il permesso di trivellare sotto il Lago Oahe sul Fiume Missouri, bloccando i lavori, almeno per il momento. I protettori dell’acqua hanno dichiarato che manterranno gli accampamenti e resteranno all’erta e la compagnia ha promesso che continuerà i lavori di costruzione dell’oleodotto.