Giovedì 15 dicembre a New York City, decine di nativi americani e di loro alleati hanno protestato davanti a quattro filiali di banche, chiedendo a Wells Fargo, Citibank e TD Bank di ritirare i loro finanziamenti dall’oleodotto da 3,8 miliardi di dollari Dakota Access.
Le azioni sono state organizzate da un gruppo di nativi americani che ha viaggiato da Standing Rock a New York City, portando con sé un tamburo sacro di Wounded Knee, come parte di un mese di campagna rivolto alle maggiori banche di Wall Street che finanziano l’oleodotto. Il gruppo ha bloccato il traffico nell’ora di punta.
Saige Pourier, della riserva di Pine Ridge nel South Dakota: “Il nostro piano è di bloccare la Wells Fargo e la Citibank, le due maggiori corporations che sostengono l’oleodotto Dakota Access. Gli diciamo di ritirare i finanziamenti. E’ per il nostro futuro. Per il nostro futuro. Mni Wiconi. L’acqua è sacra. E’ vita. Senza di essa nessuno può sopravvivere. Siamo qui per i nostri figli.”
Chase Iron Eyes, della tribù Sioux Standing Rock: “Non siamo mai stati gli aggressori. Volevamo solo vivere in pace, allevare le nostre famiglie e conoscere il potere della pace. Ma non conosciamo la pace, perché i vostri soldi stanno finanziando un genocidio nel North Dakota. Guardateci bene e saprete perché siamo qui e perché non ce ne andremo mai.”