Forse in Gambia, il minuscolo paese dell’Africa occidentale di meno di due milioni di abitanti da cui proviene il 7% delle persone che arrivano via mare in Italia, le cose stanno cambiando.
Le elezioni del 1° dicembre hanno posto fine a 22 anni di regime dittatoriale di Yahya Jammeh: il presidente che aveva promosso la legge che condanna all’ergastolo gli omosessuali e quella che prevede 15 anni di carcere per chi esprime critiche via Internet; colui che nel 2009 aveva ordinato un’autentica caccia alle streghe perché convinto che una sua zia fosse morta a causa di un maleficio.
Il pomeriggio del 5 dicembre Ousainou Darboe, leader del Partito democratico unito, è stato rilasciato insieme ad altri 18 attivisti politici dell’opposizione condannati il 20 luglio a tre anni di carcere solo per aver preso parte a una manifestazione pacifica.
Un’ottima notizia, cui speriamo segua presto quella del rilascio di altri 14 manifestanti arrestati il 16 aprile al termine di una manifestazione pacifica non autorizzata.