Khurram Pervez, noto difensore dei diritti umani dello stato del Jammu e Kashmir, è stato rilasciato il 30 novembre 2016, cinque giorni dopo che l’alta corte dello stato aveva giudicato illegale la sua detenzione.
La sua vicenda è un palese esempio di persecuzione giudiziaria nei confronti di chi denuncia le violazioni dei diritti umani in corso nello stato di Jammu e Kashmir, dove un conflitto iniziato ai tempi dell’indipendenza dell’India conosce periodici scoppi di tensione e violenza.
Pervez era stato arrestato il 16 settembre e trattenuto in detenzione amministrativa perché ritenuto portatore di “un’imminente minaccia alla pace”. Rilasciato dopo quattro giorni, era stato nuovamente arrestato, stavolta accusato di aver incitato i partecipanti a una manifestazione a lanciare pietre contro le forze di polizia. Il suo nome non era neanche citato nei rapporti di polizia riferiti a quella manifestazione.