“Que la palabra sea la única arma de los colombianos.”

“Che la parola sia l’unica arma dei colombiani.”

Segreteria Nazionale delle FARC-EP, 24 novembre 2016.

 

Lo scorso martedì il Senato colombiano ha approvato all’unanimità l’Accordo Definitivo tra FARC-EP e governo; lo stesso ha fatto la Camera dei deputati il giorno dopo, mercoledì 30 novembre 2016. Può quindi iniziare l’applicazione pratica dell’Accordo Definitivo per la pace. Innanzitutto la smobilitazione del gruppo guerrigliero e la sua concentrazione nelle cosiddette zonas veredales de transición, entro il prossimo 31 dicembre.

Negli ultimi tempi vi sono stati da parte di gruppi paramilitari molte minacce di morte e di assassinii a dirigenti politici e di movimenti sociali. Gruppi paramilitari, Autodefensas Gaitanistas, Urabeños, Rastrojos, Ejércitos antirrestitución e  Águilas Negras, sono presenti in molte zone della Colombia; specialmente nelle province/regioni di Meta, Guaviare, Norte de Santander, Santander, Atlántico, Cesar, Bolívar, Córdoba, Antioquia, Tolima, Caquetá, Choco, Cauca, Nariño, Valle del Cauca e Putumayo, ma non solo.

Recentemente il gruppo paramilitare ha minacciato di morte la dirigente portavoce di Marcha Patriótica, membro di Poder Ciudadano ed ex senatrice Piedad Cordoba.  Lo scorso 22 novembre a Puerto López, nel comune di Bagre, Antioquia, leader comunitari, commercianti e persone comuni hanno ricevuto minacce da paramilitari che hanno dipinto le loro case con grandi croci nere. Marcha Patriotica ha denunciato che in novembre sono stati assassinati 5 loro militanti e uno, Hannier Hurtado risulta sparito dal 31 ottobre nella provincia della Valle del Cauca.

Sono solo alcuni recenti esempi.    Un rapporto pubblicato dal quotidiano EL Espectador afferma che nel 2016 sono stati assassinati 70 leader sociali e difensori di diritti umani, 28 attentati e 279 minacce di morte.

Marcha Patriótica ha responsabilizzato lo Stato colombiano nelle persone del Presidente Juan Manuel Santos, del Ministro della Difesa Luis Carlos Villegas, di altri ministri e istituzioni di omissione nello sviluppo di azioni pertinenti che garantiscano i diritti costituzionali dei propri militanti e dei cittadini, in generale.

Comunque oltre all’applicazione rapida ed efficace dell’Accordo Definitivo per la pace vi sono azioni che vanno velocemente messe in pratica.

Azione politica

Non si deve solo affrontare il para militarismo. I gruppi paramilitari sono espressione di una estrema destra che sta attaccando a tutti i livelli i processo. Quest’estrema destra, Uribe, l’uribismo e altro, va sconfitta politicamente.

Azione militare

Il governo di Santos, se realmente vuole la pace deve impegnare esercito e forze di sicurezza in una lotta efficace contro i vari gruppi paramilitari. Il para militarismo va sconfitto anche sul piano militare.

Azione di controllo e di denuncia

Zeid Ra’ Al Hussein, Alto Commissario dell’ONU per i Diritti Umani, in visita in Colombia, ha affermato ieri che l’Accordo Definitivo assegna alla sua organizzazione un ruolo importante nella applicazione dei diritti umani. L’ONU dovrà quindi controllare e denunciare qualsiasi attacco, minacce o assassinii, contro i diritti umani. Attacchi che in questa fase sono, innanzitutto, portati avanti dai gruppi paramilitari.

L’esistenza di gruppi paramilitari che agiscono e colpiscono costituisce uno dei maggiori pericoli per la pace in Colombia.