Alla vigilia del nono mese dal ritrovamento del suo corpo, segnato da terribili torture, è arrivata la decisione dei magistrati egiziani di restituire ai colleghi italiani i documenti personali di Giulio Regeni. “Documenti personali”, di una persona che non c’è più. Non perita accidentalmente, ma assassinata.
La restituzione fa parte di quella strategia di collaborazione sul piano formale che la Procura del Cairo ha seguito sin dall’inizio, cui però non sono ancora seguiti passi avanti significativi.
Come hanno ammesso le stesse autorità giudiziarie egiziane, i documenti personali di Giulio sono stati restituiti in quanto non ce n’era più bisogno nel proseguimento delle indagini. Quali indagini? Su cosa s’indaga al Cairo? Sarebbe importante saperlo, per capire quanto, al di là della forma, siamo vicini alla sostanza: sapere chi ha arrestato, fatto sparire, torturato e assassinato Giulio. Al Cairo, esattamente nove mesi fa.