A Ilham Tohti, docente universitario uiguro condannato all’ergastolo dalle autorità cinesi, è stato assegnato il premio Martin Ennals 2016 per i difensori dei diritti umani.
Il premio è conferito ogni anno da una giuria formata da Amnesty International, Federazione internazionale dei diritti dell’uomo, Human Rights First, Huridocs, International Service for Human Rights, Ewde Germany, Front Line Defenders, Human Rights Watch, Commissione internazionale dei giuristi e Organizzazione mondiale contro la tortura, allo scopo di rafforzare la protezione dei difensori dei diritti umani attraverso il riconoscimento internazionale della loro azione.
La cerimonia si tiene oggi, 11 ottobre, a Ginevra.
Ilham Tohti, impegnato per decenni a favorire il dialogo tra la comunità uigura e quella cinese della Repubblica autonoma uigura dello Xinjang, sta scontando una condanna all’ergastolo per “separatismo” inflittagli all’inizio del 2014, al termine di un processo-lampo durato due giorni.
La persecuzione nei suoi confronti risale al 1994. Quell’anno venne posto sotto sorveglianza per aver denunciato nei suoi scritti la persecuzione culturale, religiosa e politica ai danni degli uiguri. Dal 1999 al 2003 venne escluso dall’insegnamento e anche in seguito trovò poco spazio per l’insegnamento e le pubblicazioni.
Decise così di usare Internet. Nel 2006 fondò il sito in lingua cinese uyghurbiz.net e avviò la pubblicazione di testi sulla necessità del dialogo e della comprensione tra le due comunità. Il sito è stato chiuso svariate volte e i collaboratori sono stati perseguitati.
Nel 2009, per aver denunciato gli arresti, le uccisioni e le sparizioni di manifestanti uiguri, Ilham Tohti fu posto in stato d’arresto per alcune settimane. Negli anni successivi, subì periodiche condanne agli arresti domiciliari e nel 2013 venne fermato all’aeroporto di Pechino mentre si stava imbarcando per gli Usa, dove l’Università dell’Indiana lo aveva chiamato per proporgli alcune attività di ricerca.
Dal 1° dicembre 2016 Ilham Tohti sarà uno dei cinque casi di vittime di violazioni dei diritti umani per i quali tutte le Sezioni di Amnesty International nel mondo si mobiliteranno attraverso una racconta straordinaria di firme denominata “Write for Rights”.
Le altre due candidature al premio Martin Ennals 2016 erano quelle di Razan Zaitouneh, difensora dei diritti umani siriana scomparsa il 9 dicembre 2013 e del collettivo di blogger “Zona 9”, perseguitato dal governo dell’Etiopia per le sue costanti denunce di violazioni dei diritti umani.