“E’ in queste ore in discussione il disegno di legge per l’introduzione del reato di tortura nel codice penale, una legge che il nostro paese attende da ormai quasi 28 anni e per la quale non è più possibile aspettare. Dal dibattito parlamentare pare stia emergendo la volontà di approvare un testo difforme – e nettamente peggiore – rispetto a quello uscito dalla Camera dei Deputati nell’aprile dello scorso anno. Se così fosse ricomincerebbe il ping pong tra le camere e l’approvazione definitiva slitterebbe forse in maniera definitiva. Per questo motivo chiediamo al Presidente del Consiglio di presentare un emendamento governativo che riporti il testo ad essere conforme a quello approvato alla Camera e, su questo, chiedere la fiducia. La tutela dei diritti umani non può aspettare ancora”.
Andrea Oleandri
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