Si sta svolgendo in questi giorni, dal 25 al 28 luglio a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, il primo Festival Internazionale della Letteratura: Bookstan No East No West. Bookstan significa “un posto popolato di libri”, un posto in cui est e ovest si incontrano, si scambiano idee ed esperienze: tavole rotonde, letture, workshop, libri e autori noti e meno noti, locali, regionali e internazionali si muovono in Radičeva Street sullo sfondo del ponte di Festina lente, davanti al suggestivo edificio dell’Accademia di Belle arti.
Aleksander Hemon, curatore del festival e noto scrittore bosniaco-americano, è nato e vissuto a Sarajevo. Terminati gli studi, mentre si trovava a Chicago per seguire un programma di scambio in ambito giornalistico nel suo paese è scoppiata la guerra. Ha chiesto e ottenuto lo status di rifugiato politico negli Stati Uniti e oggi vive a Chicago. Hemon racconta così il senso di questa manifestazione: “Dov’è l’Est? Dov’è l’Ovest? Dove sta il limite tra l’uno e l’altro? Si può comprendere l’uno senza l’altro? Puoi essere o avere entrambi? La cosa piè facile da fare è tenerli divisi, immaginare o costruire un muro tra di loro. Ma se non potessi avere l’uno senza l’altro? Se non dovessi scegliere? Se la distinzione avesse senso solo su una carta geografica? E se esistesse un Festival letterario dove gli ospiti creano spazi in cui non ci sono né Est, né Ovest, ma solo esseri umani con le loro storie?”.
Bookstan No East No West si svolge quest’anno per la prima volta in occasione del ventesimo anniversario di Buybook, la casa editrice che ha promosso il festival, ma ogni anno, verso la fine di luglio, autori locali avranno l’opportunità di invitare altri autori e amici a Sarajevo in occasione di questo importante evento culturale.