Come riferito dal Guardian, dopo oltre cinque ore di dibattito il 18 luglio la Camera dei Comuni ha votato il rinnovo del programma nucleare Trident con una maggioranza di 355 voti. La proposta è stata sostenuta da tutto il Partito Conservatore e da 138 parlamentari laburisti, tra cui Angela Eagle e Owen Smith, gli sfidanti di Corbyn nelle prossime primarie. Hanno votato contro 48 laburisti, il Partito Nazionale Scozzese e i Liberaldemocratici, mentre 45 laburisti si sono astenuti.
Preoccupante la posizione del neo Primo Ministro Theresa May: in caso di necessità, ha affermato di essere pronta a lanciare un attacco nucleare.
Nella sua pagina Facebook Jeremy Corbyn ha ribadito la sua posizione contraria alle armi nucleari dichiarando: “Il Parlamento ha appena votato a favore del rinnovo del programma Trident, ma io mi sono espresso contro la mozione presentata dal governo.
I missili Trident sono armi di distruzione di massa – ognuna delle nostre 40 testate nucleari può uccidere un milione di persone.
Ho votato contro la mozione perché noi dobbiamo rispettare il Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che abbiamo sottoscritto e fare la nostra parte per il disarmo nucleare.
Sono contrario al rinnovo del programma Trident e a favore della diversificazione della difesa, per proteggere i lavoratori qualificati che attualmente lavorano nell’industria militare”.
Intanto in un sondaggio commissionato dal Times e realizzato da YouGov, Jeremy Corbyn batte nettamente i due sfidanti alla leadership. Se dovessero presentarsi entrambi, il 54% voterebbe per lui, il 21% per Angela Eagle e il 15% per Owen Smith. Il risultato non cambia se dovesse candidarsi uno solo dei due, facendosi da parte per aumentare le possibilità di vittoria. Jeremy Corbyn è dato per favorito con il 56% sul 34% di Smith e con il 58% sul 34% di Angela Eagle. Rispetto a un sondaggio di fine giugno, inoltre, aumenta la percentuale di chi ritiene che Corbyn debba rimanere leader del Partito Laburista e partecipare in questo ruolo alle prossime elezioni nazionali, passando dal 41 al 47%. I favorevoli alle sue dimissioni passano dal 44 al 37%.