Durante il weekend decine di migliaia di persone hanno protestato in tutti gli Stati Uniti contro la brutalità della polizia, scendendo per strada e bloccando vie, ponti e autostrade a Chicago, Atlanta, Baton Rouge, St. Paul, Los Angeles, Phoenix e Rochester, nello stato di New York.
A livello nazionale ci sono stati oltre 300 arresti, di cui più di 160 a Baton Rouge, dove martedì scorso due poliziotti bianchi hanno ucciso Alton Sterling, un afroamericano padre di cinque figli. Numerosi video mostrano che gli agenti hanno bloccato a terra Sterling prima di crivellarlo di colpi. Uno degli arrestati a Baton Rouge è l’attivista di Black Lives Matter DeRay Mckesson, ex candidato sindaco a Baltimora, che è stato trattenuto per 17 ore.
In Minnesota, dove Philando Castile è stato ucciso da due agenti, sabato notte oltre 100 persone sono state arrestate sull’Interstate 94 durante un confronto con la polizia, che ha tirato fumogeni e spray al peperoncino, a cui alcuni manifestanti hanno risposto lanciando Molotov e sassi. Più di venti agenti sono rimasti feriti. Philando Castile è stato fermato perché aveva un fanale posteriore rotto. La sua ragazza, Diamond “Lavish” Reynolds ha mostrato in diretta video la sua uccisione, mentre lei era ancora nella macchina con la figlia di 4 anni e lui moriva sul sedile accanto. Negli ultimi anni Philando Castile era stato fermato almeno 52 volte dalla polizia e aveva ricevuto multe per oltre 6.000 dollari, anche se poi oltre la metà delle infrazioni erano state cancellate: un record definito da molti una persecuzione su base razziale.
Nel weekend ci sono state manifestazioni di protesta e solidarietà anche a Phoenix, Arizona, dove la polizia ha tirato spray al peperoncino contro oltre 1.000 persone, a Memphis, Tennessee, dove in centinaia hanno bloccato il ponte dell’Interstate-40, a Rochester, nello stato di New York, dove 74 persone sono state arrestate e a Chicago, dove i manifestanti hanno fermato il traffico componendo un segno della pace con i loro corpi.
In tutto il paese la polizia ha schierato veicoli di tipo militare e usato fumogeni e lacrimogeni contro gli attivisti. Questa risposta militarizzata alle proteste è simbolizzata dalla foto, presto diventata virale, di un’alta donna nera in piedi davanti a due poliziotti in tenuta anti-sommossa, scattata dal fotografo di New Orleans Jonathan Bachman. In seguito la donna è stata arrestata. Uno dei partecipanti alla protesta di Atlanta, dove gli attivisti hanno manifestato per quattro notti di fila, si è espresso così: “E’ bellissimo vedere la mia gente e gente di tante altre razze unirsi per dire basta, siamo stanchi. Facciamo qualcosa. Cambiamo. Il cambiamento è oggi. Voi siete il cambiamento. Tutti noi siamo il cambiamento. Siamo la storia. Siamo il futuro. E voi adesso cosa farete?”