Lunedì 4 luglio ore 18
Libreria internazionale Hoepli, via Heopli 5, Milano
“Si dice che il punto migliore per cominciare a raccontare una storia sia l’inizio. Ed è ciò che l’autrice di questo romanzo fa: interrogare le storie dei propri avi, dai rami dell’albero scendere fino alle radici. Tessendo la trama delle proprie origini Widad Tamimi ci porta nel cuore tormentato del secolo appena trascorso.”
Widad Tamimi (Milano, 1981), figlia di Khader, profugo palestinese fuggito dall’occupazione israeliana del 1967 e di una donna di origini ebree, la cui famiglia scappò a New York durante la Seconda Guerra Mondiale, è cresciuta in Italia. Attualmente vive a Lubiana col marito e i due figli e presta servizio nei campi di accoglienza ai profughi nell’ambito del programma “Restoring Family Link” della Croce Rossa Slovena. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo, Il caffè delle donne, per Mondadori. Scrive racconti per “Delo”, il principale quotidiano sloveno.
Insieme all’autrice sarà presente Moni Ovadia, attore, drammaturgo e scrittore.