L’attuazione degli impegni presi dal governo con la firma dei memorandum sta facendo aumentare la temperatura sociale in Grecia. Gli scioperi si stanno moltiplicando in settori che subiscono violentemente le conseguenze dell’applicazione degli obblighi contratti dal governo Tsipras.
Davanti al Ministero della Sanità si è tenuto un raduno di operatori sanitari, seguito da una manifestazione verso il Parlamento, nel quadro dello sciopero nazionale di 24 ore annunciato dalla Confederazione greca dei lavoratori degli ospedali pubblici (POEDIN). Gli operatori del settore rivendicano sanità e previdenza pubblica gratuite, ad accesso universale, condizioni degne di inquadramento e finanziamento, la regolarizzazione del personale ausiliario, la cancellazione della legge sulle pensioni e il ripristino di quanto perduto a causa dei memorandum con la Troika.
Parallelamente gli insegnanti elementari di tutto il paese hanno scioperato per 24 ore su invito della Confederazione degli insegnanti greci (DOE). Nella sua dichiarazione la DOE fa notare che le mobilitazioni nel settore hanno già portato ad alcuni risultati, come testimoniato dai successivi aggiustamenti del Ministero sul tempo pieno nelle scuole primarie e materne. La DOE preme per un’assunzione massiccia di insegnanti, la regolarizzazione di tutti i precari specializzati e il ritiro delle disposizioni approvate sulle scuole materne.
Inoltre i lavoratori di metropolitana, tram e ferrovie proseguono con interruzioni del servizio in questa e nella prossima settimana, in reazione alla prevista privatizzazione dei trasporti urbani e per esigere la firma immediata di un contratto collettivo. Nel frattempo i lavoratori del porto del Pireo e di Salonicco hanno organizzato un incontro nel teatro del Pireo e una manifestazione in direzione della OLP (organismo di gestione del porto del Pireo, NdT), in seguito agli scioperi contro le privatizzazioni e per la tutela dei loro diritti.
L’aumento della tensione sociale smentisce coloro che credevano che il voto a favore del progetto di legge multiplo da parte della maggioranza di governo Syriza-ANEL avrebbe imposto ai lavoratori un coprifuoco generale. Al contrario, l’applicazione di misure antipopolari sta già provocando le prime reazioni, che guadagneranno eco e risonanza nella misura in cui si amplieranno le categorie sociali che subiscono le pesanti conseguenze della politica della Troika, a danno dei loro diritti e delle loro tasche.
E’ recente la notizia che il governo sta facendo un ulteriore passo verso il saccheggio di milioni di greci, incorporando la restituzione di imposta nel pagamento della nuova imposta immobiliare ENFIA, particolarmente onerosa e ingiusta, il che equivale a un furto su tale restituzione. Inoltre ieri è apparso un decreto ministeriale che dettaglia il nuovo calcolo delle pensioni principali sulla base dei nuovi tassi di subentro nel mondo del lavoro; dovrebbe entrare immediatamente in vigore e andare a regime nel settembre 2017, così come il “riaggiustamento” (eufemismo per indicare i duri tagli) delle pensioni complementari, partito con effetto retroattivo il 1° giugno 2016.
Non è che l’inizio…
Traduzione dal francese di Diego Guardiani
Articolo originale: www.iskra.gr