L’ospitalità data da Stefano Parisi a presenze neofasciste nelle liste che lo sostengono indigna e rende giustizia a quanti hanno sostenuto che la partecipazione del candidato sindaco del centro-destra al corteo del 25 aprile era un mero fatto di propaganda elettorale e non una sincera manifestazione di adesione ai valori della Resistenza.
Indigna e fa temere il peggio, poi, la dichiarazione rilasciata a Radio Popolare secondo la quale la candidatura di Pavesi gli è stata imposta dalla Lega: se Parisi fosse eletto che razza di sindaco “Travicello” si ritroverebbe Milano? Uno che non sa resistere a un fascistello e a un bulletto leghista, come si comporterebbe se pressato delle lobbies che lo hanno candidato?!
Ufficio Stampa BasilioRizzoSindaco