Basilio Rizzo, candidato sindaco della lista “Milano in Comune”, ha una lunga storia di appoggio alla nonviolenza. Uno dei suoi primi atti da Presidente del Consiglio Comunale uscito dalle elezioni del maggio 2011 è stata la partecipazione alla Giornata Internazionale della Nonviolenza, il 2 ottobre di quell’anno, con un programma ricco di eventi svoltosi alla Loggia dei Mercanti. In quell’occasione ha portato il saluto del Comune e ricevuto la Dichiarazione per una Milano nonviolenta, sintesi dei principi ispiratori e delle iniziative da realizzare per avviare a partire dalle città un profondo cambiamento all’insegna della nonviolenza, dell’uguaglianza di diritti e di opportunità e della non discriminazione.
L’anno successivo si è avviato grazie al suo appoggio e incoraggiamento un percorso di educazione alla nonviolenza nelle scuole, con corsi e laboratori realizzati da Mondo senza Guerre e Senza Violenza e dalla Comunità per lo Sviluppo Umano dapprima in zona 3 e poi a livello cittadino. Sono partiti progetti patrocinati dal Comune, con l’obiettivo di arrivare a un tavolo di lavoro sull’educazione alla nonviolenza a livello di città metropolitana.
L’adesione alla campagna nazionale “Un’altra difesa è possibile” e alla Proposta di Legge d’iniziativa Popolare dal titolo “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento per la difesa civile non armata e nonviolenta” rappresenta quindi una scelta coerente con la sua storia e il suo impegno politico, ma anche culturale e umano. Basilio Rizzo ha promesso il suo appoggio alle iniziative sia istituzionali che informative che verranno promosse dalle associazioni lombarde facenti parte del gruppo territoriale della campagna, con l’obiettivo di dare opportuna diffusione ai temi della difesa non armata e nonviolenta.
Questa spinta “dal basso”, da parte degli enti locali e dei loro rappresentanti, è fondamentale in un momento che registra importanti passi avanti: da alcuni mesi, per la prima volta in Italia, è stata avviata una fase di sperimentazione dei Corpi Civili di Pace a livello istituzionale grazie al bando di 200 posti promosso dal Dipartimento gioventù e servizio civile in accordo col Ministero degli Interni e degli Esteri. I Corpi Civili di Pace sono composti da giovani volontari che partiranno per svolgere azioni di pace non governative nelle aree di conflitto e a rischio di conflitto e nelle aree di emergenza ambientale. A oggi inoltre sono 74 i deputati che hanno sottoscritto la proposta di legge, già iscritta alle Commissioni I e IV.
A pochi giorni dal 2 giugno, festa della Repubblica troppo spesso celebrata solo con parate militari, l’impegno per un altro tipo di difesa assume un significato simbolico ancora maggiore.