Gigantesco Die-In: inaugurazione della città del vino a Bordeaux
Martedì 31 maggio 2016 (*), a Bordeaux, il Presidente della Repubblica Francois Hollande, accompagnato dal Ministro della cultura Audrey Azoulay, inaugurerà la città del vino. In questa occasione, Amici della terra Gironda, Generations Futures, Jeunes Écologistes Bordeaux-Aquitaine, il collettivo Info Médoc Pesticides (Marie-Lys Bibeyran), Vigilance OGM 33 e Valérie Murat lanciano un’appello per un’azione di disobbedienza civile nonviolenta per esigere dal capo dello stato una presa di posizione sul divieto d’uso dei pesticidi con un piano di uscita rapido, preciso nei tempi e nei numeri, con supporto e aiuto per la conversione, oltre a misure immediate per la protezione di residenti, lavoratori agricoli e consumatori e il riconoscimento e risarcimento delle vittime. Saremo presenti in massa, determinati e nonviolenti, il 31 maggio 2016 tra le 12 e le 14 per ricordare che i pesticidi hanno ucciso, uccidono e continueranno ad uccidere fintanto che lo stato non adotterà misure forti per la loro messa al bando. Un gigantesco die-in rappresenterà tutte le vittime dei pesticidi. Ci appelliamo a tutti coloro che vogliono partecipare alla rappresentazione di questa scena del crimine dei pesticidi di ritrovarsi tutti davanti alla Cité du vin in uno spirito totalmente nonviolento.
Principi dell’azione:
Chiamiamo a partecipare a questa azione di disobbedienza civile nello spirito di azione nonviolenta, accettata e svolta a viso aperto, rispettando le persone e le proprietà pur dimostrando con fermezza la nostra determinazione. In loco, non distruggiamo nulla, utilizzeremo solo metodi e tecniche nonviolente e non ci faremo coinvolgere da vuote promesse. Siamo impegnati a garantire la sicurezza delle persone presenti sui luoghi delle nostre azioni.
Avendo per vocazione quella di “promuovere e trasmettere al maggior numero di persone il patrimonio culturale, universale e vivo che è il vino”, la città del vino di Bordeaux ha l’ambizione di accogliere più di 450.000 visitatori ogni anno e diventare il fiore all’occhiello dei vigneti di Bordeaux nel mondo. La “trasmissione di conoscenza” e “la portata educativa delle esposizioni” saranno al centro del progetto, a dire della Fondation pour la culture et les civilizations du vin che ne è la responsabile.
Per quanto riguarda l’esposizione permanente che sarà proposta al pubblico, tutto fa supporre che l’impatto ambientale e sanitario dell’uso massiccio di pesticidi in agricoltura e viticoltura sarà passato sotto silenzio.
La coltura della vite, con meno del 3% della superficie agricola utile occupata, divora il 20% dei pesticidi usati in Francia. E i vini di Bordeaux sono la pecora nera: nella Gironda, il 5.2% della superficie viticola è dedicato alla coltivazione biologica, rispetto all’8,2% della media nazionale.
Di alto valore simbolico, la Cité du Vin non deve essere il luogo della negazione dell’esistenza degli effetti nocivi sulla salute e sull’ambiente derivati dall’uso di pesticidi in agricoltura. Soluzioni alternative e pratiche virtuose già esistono e disegnano i contorni di un’agricoltura sostenibile.
Les Amis de la Terre Gironde, Générations Futures, Jeunes Écologistes Bordeaux-Aquitaine, il Collectif Info Médoc Pesticides (Marie-Lys Bibeyran), Vigilance OGM 33 et Valérie Murat lanciano un appello alla mobilitazione di massa.
(*) Appuntamento alle 12 davanti alla Città del vino
Traduzione dal francese di Giuseppina Vecchia per Pressenza