L’associazione di quartiere Tupac Amaru, la cui fondatrice è in carcere con accuse pretestuose e di natura politica, ha lanciato per lo scorso fine settimana una nuova campagna nonviolenta per protestare conto l’ingiusta detenzione.
La campagna usa uno dei mezzi classici della vita sociale e politica argentina: il mural.
Nel corso del fine settimana, come chiedeva la campagna, sono stati realizzati 100 murales di protesta nelle numerose località dove la Tupac Amaru ha sedi. Un modo gioioso e partecipativo per protestare contro una repressione ingiusta e violenta.
Qui sotto alcuni dei murales diffusi dall’Ufficio Stampa dell’Associazioni su twitter (@PrensaTupac)
Per seguire la vicenda di Milagro Sala su Pressenza: