E’ allarme a Genova per una perdita di petrolio dal deposito della raffineria Iplom a Busalla. Migliaia di litri di greggio si sono riversati nei torrenti e minacciano le acque del mar Ligure.
Ieri, mentre milioni di italiani si recavano alle urne per difendere i nostri mari, migliaia di litri di petrolio si riversavano nel torrente Polcevera, a Genova, minacciando le acque del mar Ligure. L’incidente è avvenuto intorno alle 20 di domenica quando da una condotta del deposito Iplom, in località Fegino, nell’entroterra genovese, sarebbe fuoriuscito del petrolio riversandosi nei rii Pianego e Fegino e da quest’ultimo nel Polcevera.
Tuttora proseguono i lavori per cercare di ridurre i danni ambientali e limitare l’impatto sul mare. Per limitare il danno ambientale sono state sistemate panne di contenimento lungo le sponde del Fegino e del Valpolcevera e in mare. Secondo quanto afferma una nota della Implom, la fuoriuscita di greggio è avvenuta “a seguito della rottura di una tubazione interrata dell’oleodotto che collega la raffineria di Busalla”. L’incidente, come si legge nella nota, si è prodotto mentre era in corso il trasferimento di greggio da una nave nel Porto Petroli di Multedo. Verificato un calo di pressione il pompaggio è stato immediatamente interrotto.
“Siamo in contatto quasi costante con il ministro dell’ambiente Galletti, per decidere quali saranno i percorsi per chiedere i fondi necessari all’importante opera di bonifica e, se le condizioni di legge lo permetteranno, potremmo chiedere lo stato di emergenza – ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Questa non è solo un’emergenza regionale ma è nazionale, visto il danno ambientale. Serviranno fondi straordinari perché questo corso d’acqua ha subito un danno molto serio”.
Intanto l’impianto è stato posto sotto sequestro ed è stata aperta un’indagine a carico di ignoti per disastro colposo. Un atto dovuto per verificare cosa è accaduto quando è avvenuta la copiosa perdita di greggio. I tecnici dovranno stabilire le cause dell’incidente e verificare il danno ambientale che lo sversamento ha procurato.