Petizione al Parlamento Europeo:
La proposta di legge ‘protezione del segreto industriale’ minaccia il diritto di informazione su medicinali, pesticidi, emissioni delle auto, ecc.).
Quando Antoine Deltour, impiegato della Pricewaterhouse Coopers, una multinazionale della consulenza finanziaria, decise di rivelare al giornalista Edouard Perrin alcuni dei più grandi segreti finanziari della storia, forse non si immaginava in quali guai si sarebbero imbattuti.
I due hanno rivelato i codicilli del Lussemburgo che consentono a multinazionali come Amazon di evadere le tasse nell’UE per miliardi di euro. Tuttavia oggi devono affrontare un processo per “violazione del segreto commerciale”.
Un anno fa Antoine ricevette dal Parlamento Europeo il Premio del Cittadino Europeo. Tra 12 giorni ll Parlamento Europeo voterà una nuova legge che potrà mettere ancora più a tacere, con incarcerazione o multe insostenibili, le persone come Antoine.
Questa non sarà una battaglia facile: alcune voci potenti dell’industria hanno fatto pressione per anni a favore di questa legge, ma il pubblico non ne sa nulla.
Chiediamo al Parlamento Europeo di respingere questa legge ingiusta.
Il testo della petizione (in italiano e nelle altre principali lingue europee) si trova qui: https://act.wemove.eu/campaigns/il-diritto-di-sapere
e nella stessa pagina si può sottoscrivere.
Petizione lanciata da:
We Move Europe (https://www.wemove.eu/it)
Corporate Europe Observatory
Commons Networl
Xnet
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International Society of Drug Bulletins
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public concern at work
Muoviamo l’Europa è un movimento di cittadini che si batte per un’Europa migliore; per un’Unione europea dedicata alla giustizia sociale ed economica, la sostenibilità ambientale, e per una democrazia concretamente diretta dai cittadini. Siamo individui di diverse provenienze, con diverse storie alle spalle, che considerano l’Europa la propria casa, indipendentemente da dove siamo nati.
Nella Visione si legge, tra l’altro:
“…La nostra Europa è un’Europa responsabile al livello globale, che utilizza il proprio peso nel mondo per costruire la pace, promuovere i diritti umani e per combattere la povertà globale.
Non si tratta di dire ‘si’ o ‘no’ all’Europa con le nostre campagne. Si tratta, invece, di lavorare verso la nostra visione per il futuro. Lavoriamo per l’Europa che vogliamo e ci opporremo alle decisioni europee che riteniamo inaccettabili, rafforzando, dunque, l’intera democrazia europea”.