Martedì 19 aprile il repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton hanno ottenuto una netta vittoria a New York, avvicinandosi alla nomina a candidato presidenziale per il loro partito.
Trump è arrivato al 60% dei voti, contro il 25% del governatore dell’Ohio John Kasich, mentre Hillary Clinton ha ottenuto il 57.9% in tutto lo stato di New York e Bernie Sanders il 41,2%. Sanders ha vinto nella maggioranza delle contee dello stato e la Clinton nell’area metropolitana di New York.
Le primarie in città sono state segnate da diffuse denunce di privazione del diritto di voto, irregolarità e caos, soprattutto a Brooklyn, dove decine di migliaia di persone hanno scoperto che i loro nomi erano stati cancellati dalle liste elettorali, o che non potevano votare nella loro sezione. L’ufficio elettorale di New York City ha confermato che oltre 125.000 elettori di Brooklyn sono stati cancellati dalle liste elettorali dal novembre 2015. Il sindaco Bill de Blasio ha diffuso una dichiarazione, ammettendo che “le liste elettorali di Brooklyn contengono numerosi errori, compresa la cancellazione dei residenti di interi palazzi e isolati.”
“E’ vero, oggi abbiamo perso” ha ammesso Bernie Sanders, “ma la settimana prossima ci sono cinque primarie. Pensiamo che ce la caveremo bene. Abbiamo un cammino verso la vittoria e lotteremo per mantenerlo. Mi congratulo con il senatore Clinton, ma devo dire che sono molto preoccupato per il modo in cui si è svolto il voto nello stato di New York e spero che tale processo in futuro cambierà. Sono state confermati irregolarità e caos nelle sezioni elettorali”.