Le dichiarazioni fatte il 26 aprile dal portavoce delle frange politiche di Hamas in merito a una probabile guerra che potrebbe abbattersi sull’enclave entro quest’estate pesano sul capo della popolazione di Gaza. Il probabile conflitto avrebbe lo scopo di mettere fine all’insostenibile rappresaglia del governo israeliano.
“Alla popolazione della Striscia di Gaza – ha dichiarato ai microfoni di Russia Today- viene impedito da troppi anni di condurre una vita dignitosa a causa dei continui blocchi di elettricità, degli altissimi costi del carburante, della mancanza di lavoro e di tutto ciò che il governo israeliano crea quotidianamente per impedire una possibile ripresa sia economica che sociale “.
Il portavoce ha chiesto inoltre un’assunzione totale di responsabilità da parte di tutti gli organi che si trovano a vigilare sulla popolazione e dei partiti regionali che compongono il Parlamento. Dopo la guerra che ha devastato la Striscia di Gaza nell’estate 2014, a causa degli embarghi sui materiale per la ricostruzione, ancora oggi l’80% delle abitazioni non è utilizzabile.
La dichiarazione è stata confermata in queste ore da Iyad Qara, direttore del maggiore quotidiano palestinese.