Dopo 4 giorni dal suo lancio la petizione lanciata su Change da Martina Caniparoli e diretta al Parlamento italiano ha superato le 50.000 firme. Eccone qua il testo:
In Italia per considerare valido un referendum deve recarsi a votare il 50 + 1 % della popolazione avente diritto. Se questo non avviene (come non avviene dal 1995 ad oggi, ad eccezione del referendum sull’acqua del 2011 dove si raggiunse il quorum solo per la paura causata dalla recente, all’epoca, esplosione di Fukushima) il referendum è considerato nullo e perdiamo il diritto di avere voce in capitolo sulla decisione da prendere.
Il quorum non esiste nella maggior parte dei paesi europei, il Consiglio Europeo ha infatti già chiesto all’Italia di eliminarlo. È ora che sia fatto. È ora che l’opinione di chi va a votare venga presa in considerazione e non vanificata dalla pigrizia o dall’astensionismo, più o meno motivato, altrui.
È ora che le scelte vengano prese da quella parte del popolo che fa lo sforzo di partecipare. È ora che ci mettiamo in linea con l’Europa invece di essere sempre dei ridicoli fanalini di coda.