E questo a partire proprio dal 25 aprile, 71° anniversario della Liberazione: è iniziata infatti la fase decisiva per fermare questo stravolgimento delle regole istituzionali che porterebbe l’esecutivo a prevalere sul parlamento, ridotto ad un ruolo di sostanziale ratifica delle decisioni del capo, e questo cambierebbe profondamente la natura della democrazia italiana e in particolare la Costituzione nata dalla Resistenza e dalla vittoria sul fascismo.
Il Comitato per il No nel referendum costituzionale ha deciso di raccogliere le firme per arrivare al referendum costituzionale perché vuole far vivere nella futura campagna referendaria non solo la presenza di chi in Parlamento si è espresso contro questo vergognoso stravolgimento della Costituzione, ma soprattutto punta a far sentire con forza la volontà dei cittadini. Il referendum costituzionale è uno strumento importante, che si può usare quando il Parlamento non arriva all’approvazione delle modifiche con i 2/3 dei votanti.
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale-Arezzo