“Il direttore delle pubbliche relazioni mi ha telefonato per confermare che, dopo averlo ritirato da Facebook e YouTube, Wind ha deciso di ritirare il suo spot con “Panariello torturato” anche dalle reti televisive. Mi farò latore di un messaggio di scuse e rincrescimento alla famiglia Regeni”. Cosi Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia commenta sul sito di Articolo21 la notizia del ritiro da parte di Wind dello spot che ha scatenato numerose proteste.
“Si chiude in meno di 36 ore – prosegue Noury – grazie a una straordinaria mobilitazione culminata in un articolo de ‘la Repubblica’, la vicenda dello spot che per diversi giorni ha parlato della tortura in modo banale e superficiale, con un’intenzione ironica ma con un effetto doloroso sui sopravvissuti alla tortura e sui parenti delle vittime della tortura”.