Addameer, l’Associazione per i diritti umani e il sostegno ai prigionieri, ha scelto la vigilia della Giornata internazionale della Donna per pubblicare il suo rapporto sulla carcerazione delle donne e delle ragazze palestinesi. Questo rapporto è una chiara denuncia degli abusi commessi dalle forze di occupazione israeliane. Dall’ inizio dell’occupazione nel 1967 – ci spiega – più di 10.000 donne palestinesi sono state arrestate e detenute dalle forze di occupazione israeliane.
Arrestate per strada o nel corso di violente incursioni notturne nelle loro case, le donne imprigionate sono tenute in condizioni malsane e sottoposte a diverse forme di tortura, maltrattamenti e molestie sessuali, che causano loro gravi danni fisici e mentali, spesso acuiti dall’isolamento.
Nel 2015 le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 106 tra donne e ragazze palestinesi, con un aumento del 60% rispetto alle donne e ragazze arrestate nel 2014. In particolare, nell’ ottobre 2015 esercito e polizia hanno intensificato le violazioni dei diritti umani contro i palestinesi, con arresti di massa e un significativo aumento del numero di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane.
Al momento, ci sono circa 60 donne palestinesi nelle carceri israeliane, comprese 10 bambine e 3 recluse in detenzione amministrativa. Tutte le donne palestinesi prigioniere sono state illegalmente trasferite dai Territori Occupati alle carceri HaSharon e Damon, contravvenendo alla Quarta Convenzione di Ginevra.
Constatata questa situazione, Addameer chiede alle Nazioni Unite e a tutti gli Stati di appellarsi a Israele affinché rispetti la Convenzione dell’ONU contro la Tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti; la Convenzione per l’Eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne; e la Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza, per regolamentare il trattamento delle donne e delle ragazze durante l’arresto, gli interrogatori e la detenzione, nel rispetto delle loro vite di donne e ragazze.
Gli Stati aderenti alla Quarta Convenzione di Ginevra dovrebbero chiedere l’interruzione degli abusi fisici e psicologici a cui vengono sottoposte queste donne e queste ragazze, e la cessazione della loro detenzione illegale in territorio della forza occupante.
Le organizzazioni delle donne e per i diritti umani dovrebbero unirsi ai propri governi per chiedere la liberazione immediata delle prigioniere e la fine dei loro maltrattamenti.
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