Il 24 marzo ricorre il quarantesimo anniversario del colpo di stato militare in Argentina avvenuto nel 1976.
Il governo degli Stati Uniti ha deciso di declassificare tutti i documenti militari e di intelligence relativi alla dittatura argentina. Nel 2002 gli Stati Uniti hanno declassificato 4700 documenti del Dipartimento di Sato relativi al golpe e alla repressione illegale, senza però includere quelli delle agenzie militari e di spionaggio.
Anche il Vaticano farà lo stesso.
Importante, fondamentale è stato il ruolo avuto dalle organizzazioni per i diritti umani che da moltissimo tempo premono per questo.
A Roma lo ha dichiarato il segretario generale della Conferenza Episcopale Argentina, Carlos Humberto Malfa, dopo essersi riunito con Jorge Bergoglio, Papa Francesco. Lita Boitano, presidente Delle Famiglie dei Detenuti Politici Scomparsi ha dichiarato con soddisfazione: “Questi files sono molto importanti, così come quelli delle Forze Armate.”
I documenti in possesso degli Stati Uniti e del Vaticano faranno luce sulle rispettive complicità.
Lita Boitano già il 22 aprile dell’anno passato aveva avvicinato il Papa in Piazza San Pietro e gli aveva chiesto “l’apertura totale degl archivi vaticani e una autocritica della gerarchia della Chiesa argentina per la complicità con i genocidi. Alcuni giorni dopo Boitano, a richiesta del Papa, potè incontrarsi con Giuseppe Laterza della Segreteria di Stato e spiegargli l’importanza di questi documenti. Laterza spiegò che questa documentazione poteva essere disponibile a fine del 2016. L’ottobre scorso, sempre su ordine di Bergoglio, Boitano si riunì con Malfa e con energia affermò: “I genocida sono vecchi e stanno morendo, anche noi i famigliari delle vittime siamo vecchi e stiamo morendo e abbiamo bisogno di Memoria, Verità e Giustizia.”
Malfa dopo la dichiarazione che gli archivi saranno aperti e i documenti messi a disposizione ha affermato:” La messa in ordine degli achivi prende tempo perché comporta la lettura e la classificazione dei documenti. Alcuni sono ordinati, altri richiedono più attenzione. In generale si tratta di lettere ricevute, alle quali si rispondeva, che chiedevano il rifugio di ricercati, poi detenuti e desaparecido, o cose simili. Vi sono anche ritagli di giornali dell’epoca.”
Significativa è la recente dichiarazione dell’Episcopato argentino:
“El próximo 24 de marzo se cumplen 40 años de la ruptura del orden constitucional y del estado de derecho. Un hecho que nunca más se debe repetir ni podemos olvidar.” (il prossimo 24 Marzo faranno 40 anni da quando fu rotto l’ordine costituzionale e lo stato di diritto. Un fatto che non si deve ripetere e che non possiamo dimenticare).
Questo Mercoledì 23 marzo, inoltre, Jorge Bergoglio, Papa Francesco saluterà in udienza generale diversi famigliari di desasaparecidos o assassinati. Tra i quali Victor Carvajal, fratello del dirigente comunista Alberto Carvajal, assassinato nella provincia di San Juan, il 18 agosto 1977.
Sembra che finalmente dopo 40 anni sia possibile conoscere la Verità per non dimenticare, non perdonare, per avere Giustizia.
Fonte delle notizie: Adital e Pagina/12.