Juan Manuel Santos, Presidente della Colombia, si è rivolto ai membri della stampa riuniti in una breve conferenza durante il vertice CELAC in corso oggi in Ecuador, prima di retornare ai colloqui relativi ai problemi della povertà regionale.
Ha parlato di tre temi con cui i capi di stato della regione e i loro rappresentanti hanno a che fare: la recente epidemia di virus Zika che sta colpendo diversi paesi della regione, la necessità di affrontare il traffico di droga e il fallimento di oltre cinquant’anni di guerra ai trafficanti e il processo di pace in Colombia.
Il presidente ha parlato in modo entusiastico dei grandi progressi che sono stati fatti con le FARC in aree di giustizia transizionale e della necessità di evitare impunità mettendo i bisogni delle vittime al centro dei negoziati: verità e giustizia.
Nelle recenti discussioni in seno al Consiglio di Sicurezza ONU è stato siglato un accordo in cui verrà monitorato un cessate il fuoco e da cui partirà un processo di disarmo con l’utilizzo di forze di pace da altri paesi. Nelle discussioni del CELAC si è convenuto sul fatto che la regione può contribuire allo sviluppo di capacità, basate sull’esperienza, in altri paesi che sono stati colpiti dalla guerra civile. Tutti i paesi della regione hanno dichiarato la loro disponibilità ad aiutare. Il presidente ha considerato questo come un ulteriore e molto importante passo nel processo di pace, che andrà a beneficio dell’intero continente.
Ha concluso esprimendo il proprio compiacimento sul fatto che tra tutti i conflitti attuali nel mondo, quello colombiano si sta risolvendo attraverso il dialogo.
Una serie di domande hanno fatto seguito alla richiesta di un giornalista peruviano su come il processo di risoluzione di un conflitto armato interno possa essere applicato al proprio paese. Senza addentrarsi nel dettaglio, ha detto che “i problemi si risolvono meglio attraverso il dialogo”.
Traduzione dall’inglese di Matilde Mirabella