Un Grand Giury dell’Ohio ha deciso di non incriminare gli agenti responsabili della morte del dodicenne afro-americano Tamir Rice, che il 22 novembre 2014 stava giocando con una pistola finta in un parco di Cleveland. Un vicino chiamò la polizia dicendo di averlo visto con un’arma, aggiungendo che “probabilmente era finta”, ma l’informazione non venne comunicata agli agenti accorsi sul posto.
L’auto della polizia si fermò davanti al bambino e l’agente Timothy Loehmann gli sparò nel giro di due secondi. Né Loehmann né l’altro agente Frank Garmback gli prestarono alcun soccorso nel tentativo di salvargli la vita. Gettarono poi a terra la sorella quattordicenne, mentre cercava di correre dal fratellino, la ammanettarono e la fecero salire nell’auto, mentre Tamir giaceva ferito al suolo. Tamir morì il giorno seguente per le ferite riportate.
Dopo un’indagine durata oltre un anno, il 28 dicembre il Grand Giury ha deciso di non incriminare gli agenti. Il procuratore della contea di Cuyahoga, Timothy McGinty, ha dichiarato di aver raccomandato il verdetto, citando una “perfetta tempesta” di errori umani e problemi di comunicazione.
Timothy McGinty: “Gli agenti e il dipartimento di polizia devono vivere con la terribile consapevolezza che i loro errori, per quanto involontari, hanno causato la morte di un bambino di dodici anni. Lo stesso vale per gli operatori radio, i cui errori hanno fornito un contribuito fondamentale al tragico esito di questa vicenda. Hanno comunicato informazioni dettagliate sul ragazzo e i suoi vestiti, tralasciando però un fatto fondamentale: la persona che li ha avvisati ha precisato che probabilmente si trattava di un minorenne e che la pistola poteva essere un giocattolo. Se fosse stato a conoscenza di questi particolari, l’agente alla guida forse non si sarebbe mosso con tanta urgenza.”
A Cleveland la reazione alla decisione del Grand Giury ha portato a un triste raduno di protesta nel parco dove Tamir Rice è stato ucciso. I manifestanti hanno sollevato la questione della storia passata dei due agenti coinvolti nella sua morte. Nel 2012, quando lavorava nel sobborgo di Independence, Loehmann era stato dichiarato inadatto a prestare servizio di polizia. Frank Garmback, che guidava l’auto pattuglia, è stato coinvolto in una causa legale in cui la città di Cleveland ha dovuto pagare 100.000 dollari in seguito a un’accusa di uso eccessivo della forza.