Sarebbero almeno 45 i civili, tra cui dieci bambini e quattro donne, morti nel bombardamento di uno dei bastioni ribelli alla periferia est della capitale, in cui è stata colpita anche una scuola.
Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani secondo cui i colpi di mortaio hanno colpito le zone di Douma, Harasta, Saqba e Arbin nella regione orientale di Ghouta controllata dagli oppositori.
Nella notte, l’area è stata anche oggetto di bombardamenti ma non è chiaro se a effettuarli siano stati i caccia dell’aviazione del regime o i russi.
Sulla vicenda è intervenuto il segretario Onu per gli Affari UManiatari (Ocha) Stephen O’Brien, definendo “inaccettabili” i bombardamenti sui civili commessi a Damasco e nella regione circostante.
“Questi attacchi alla cieca sono inaccettabili e dobbiamo fare tutto quanto i nostro potere per proteggere i civili innocenti” ha detto O’Bien, al termine di una visita nel paese invocando un cessate-il-fuoco umanitario per un conflitto che ha già causato più di 250.000 morti dal 2011 .