di Lauren McCauley, staff writer per Common Dreams
In uno sviluppo sorprendente per il movimento anti-austerity europeo, martedì 10 novembre i tre partiti di sinistra portoghesi hanno formato un’inattesa coalizione per estromettere il governo di centro-destra e farla finite con anni di tagli punitivi e privazioni economiche.
Il moderato Partito Socialista ha formato un’”alleanza senza precedenti” con il Partito Comunista e il radicale Blocco di Sinistra, affiliato al partito greco Syriza, per assicurare una maggioranza di 122 seggi su 230 e respingere una serie di misure di austerity. La sconfitta ha causato le immediate dimissioni del governo.
Secondo il quotidiano inglese Guardian, “il leader socialista António Costa dovrebbe ora diventare primo ministro, con un’ampia coalizione di sinistra, che spera di attenuare l’austerity continuando però ad aderire alle regole dell’Unione Europea.”
Nelle elezioni del mese scorso il centro-destra ha perso la maggioranza parlamentare che deteneva da quattro anni per la reazione popolare alle misure punitive imposte dopo la crisi finanziaria del 2011 e il salvataggio. Il governo del primo ministro Pedro Passos Coelho ha tagliato salari e pensioni, ridotto i servizi pubblici e aumentato le tasse. All’inizio di quest’anno il 55% della popolazione era disoccupata o faceva un lavoro precario. La nuova coalizione si è impegnata a ritirare i tagli e porre fine alla privatizzazione dei beni pubblici.
“Il tabù è finito, il muro è stato abbattuto”, ha detto Costa martedì dopo il voto. “Questo è un nuovo inquadramento politico. La vecchia maggioranza non può pretendere di essere ciò che non è più.” Fuori dalla sede del Parlamento a Lisbona, migliaia di persone si sono riunite in previsione del voto cantando “Il popolo unito non sarà mai vinto.”
La leader del Blocco di Sinistra Catarina Martins ha diffuso quest’immagine come simbolo di una vittoria lungamente attesa.
Traduzione dall’inglese di Anna Polo