Stamattina per via delle condizioni meteo (vento da nord-ovest, ossia dall’area industriale) gli IPA alle 7 di mattina hanno superato la soglia di 100 nanogrammi a metro cubo.
Gli IPA sono cancerogeni e, secondo ARPA, provengono dall’ILVA per il 99% delle emissioni totali locali.
Come si può vedere dalle previsioni meteo, il vento alle ore 12 cambia oggi direzione e vi sarà molto probabilmente un crollo degli IPA. Ma nessuno a Taranto avvisa i cittadini sui comportamenti da adottare.
Chiediamo alla ASL di lanciare le allerta IPA e di creare un sistema di “Wind Days per i cittadini” in modo da avvisarli quando si prevedono picchi di aria cancerogena.
Basta consultare le previsioni meteo e avvisare la popolazione, non è difficile.
Questo servizio di prevenzione servirebbe ai cittadini per effettuare il ricambio dell’aria in casa quando non vi sono i picchi cancerogeni.
Il cambio dell’aria in casa è un’operazione importante. Cambiare l’aria durante i momenti di picco degli significa riempire la casa di aria cancerogena.
Non riteniamo completo il sistema dei Wind Days attuale. Tale sistema avvisa solo l’ILVA: vogliamo anche che si avvisino i cittadini.
Oltre a moderare la produzione delle cokerie ILVA nei giorni critici occorrerebbe a nostro parere anche non aprire le finestre nei momenti di picco di inquinamento facilmente prevedibili.
I dati sono evidenti e nei picchi si superano anche di cinque volte, come stamattina, i valori critici del 2009-2010.
Ovviamente la nostra richiesta finale è quella di eliminare la causa di tutto ciò: occorre fermare l’inquinamento dell’ILVA e avviare una bonifica e riconversione con fondi europei.
Ma ne frattempo i cittadini vanno tutelati e le loro case non si devono riempire di aria cancerogena nei momenti di picco.
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Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink