Dopo 150 anni una grande proprietà terriera di 688 acri è tornata nelle mani dei proprietari originari, i nativi americani. In California il Trust for Public Land ha acquistato la proprietà dalla famiglia che l’aveva comprata nel 1925 e vi ha istituito la Kashia Coastal Reserve.

 

La tribù Kashia degli indiani Pomo era stata costretta a vivere in una piccola riserva poverissima d’acqua, mentre ora i nativi potranno tornare a godere delle terre dove i loro antenati cacciavano, pescavano e vivevano. La famiglia di Bill Richardson aveva comprato la proprietà, di 688 acri, nel 1925, che vedeva incluse foreste di abeti rossi e bellissime cascate. Di recente, dopo cinque anni di raccolta fondi, il The Trust for Public Land, un insieme di gruppi e fondazioni private, ha riacquistato la proprietà e l’ha trasformata nella Kashia Coastal Reserve, restituendone la proprietà alla tribù. L’amministrazione della contea di Sonoma ha contribuito con 2 milioni di dollari, mentre altri 6 milioni sono stati raccolti da gruppi differenti. Verrà anche esteso il sistema di sentieristica sulla costa.

La tribù si farà carico di gestire la terra come ambiente aperto e protetto e verrà realizzata una sorta di foresta “dimostrativa”, ossia foresta vera e propria ma che verrà utilizzata per educare e informare la popolazione sulla storia e le pratiche dei nativi americani di quell’area geografica.

Gli indiani Pomo hanno immediato uso dell’intera estensione dei terreni e l’ultimo discendente dei Richardson potrà vivere lì i suoi ultimi giorni fino alla morte, verrà seppellito su una collina poco distante.

 

L’articolo originale può essere letto qui