Di fronte agli attentati terroristici che hanno colpito simultaneamente sette punti nella città di Parigi si rimane con un senso di sgomento e tristezza. Non ci sono mai parole sufficienti per condannare una violenza così brutale. In più proviamo paura e impotenza davanti ad attacchi che colpiscono all’improvviso e colpiscono chiunque, quasi sempre persone innocenti che non hanno nessuna responsabilità rispetto alle mostruosità che accadono nel mondo.
Sono molti anni che diciamo che è necessario cambiare urgentemente la direzione degli avvenimenti e nel 2009 lo abbiamo fatto con forza durante la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Il terrorismo è anche l’effetto del disastro prodotto dalla politica occidentale in Medio Oriente. Come ha ammesso lo stesso Tony Blair, uno degli artefici di questo disastro, la guerra in Iraq è stata un errore grandissimo, che tra l’altro ha posto le basi per la nascita e lo sviluppo dell’Isis. Ancora oggi la Francia, gli Usa e altri paesi occidentali e del Medio Oriente appoggiano in Siria gruppi terroristi. Addestrano i cosiddetti ribelli moderati e li riforniscono di armi e mezzi che poi finiscono nelle mani dell’Isis.
Dobbiamo a questo punto anche condannare l’ipocrisia con cui vengono presentati e condannati questi attacchi terroristici. Sicuramente qualcuno ne approfitterà per dire che dobbiamo aumentare il controllo, armare gli eserciti, colpire duramente…. ma nessuno dirà che l’unica soluzione è ritirare da tutti i territori occupati gli eserciti stranieri, cominciare una collaborazione e un dialogo con tutti i governi per fermare il terrorismo, bloccare immediatamente la vendita delle armi soprattutto verso il Medio Oriente e in particolare verso l’Arabia Saudita. Tutte le altre reazioni saranno come buttare benzina sul fuoco. Come ha detto Silo “La pace non verrà da un approccio violento alla violenza”.
La difesa dal terrorismo è soprattutto un tema di intelligence, non di eserciti. E come dichiarò anche il Parlamento Europeo nel 2001, invece di spiare gli alleati i servizi segreti farebbero meglio a svolgere bene il loro lavoro ed evitare che accadano queste cose.
Condanniamo duramente questi attentati, come duramente abbiamo condannato la strage provocata dall’esercito USA nello scorso ottobre in Afghanistan, bombardando un ospedale nel folle obbiettivo di uccidere dei talebani.
Non ci facciamo prendere dal terrore, perché in questo modo saremo facilmente manipolabili. Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime, cosi come lo abbiamo fatto quando 224 persone hanno perso la vita nell’attentato terroristico in Egitto contro un aereo russo.
Gerardo Femina
Mondo senza guerre e senza violenza – Repubblica Ceca