Il governo britannico ha proibito l’entrata a Gibilterra ai manifestanti della colonna sud-est, attraverso un documento ufficiale che gli organizzatori ci hanno fatto pervenire.
Di Rafael de la Rubia e Maribel Martínez (portavoci delle Euromarce2015)
L’avventura delle Euromarce2015 è iniziata oggi a Gibilterra, con un flash-mob davanti al confine, denunciando i paradisi fiscali all’interno dell’Unione Europea. L’evento doveva svolgersi a Gilbilterra, ma le autorità britanniche lo hanno proibito.
Con lo slogan “Paradisi fiscali, delinquenza organizzata”, una cinquantina di attivisti vestiti di nero con maschere bianche hanno scandito per mezz’ora slogan in spagnolo, francese e inglese: “Denaro sporco = traffico di donne”, “denaro sporco = traffico di armi, evasione fiscale e narcotraffico”, “banchieri = trafficanti di denaro sporco”, ecc, in una protesta per “la ricostruzione di una nuova Europa solidale e democratica.”
Le diverse Euromarce organizzeranno manifestazioni simili negli altri paradisi fiscali europei.
A Gibilterra è partita la colonna Sud-est delle Euromarce, che attraverserà varie città in Spagna, Portogallo, Andorra, Francia e Lussemburgo, per raggiungere il 15 ottobre Bruxelles, dove confluiranno altre colonne provenienti dall’Italia, dalla Germania, dalla Grecia e dal Regno Unito. Tra il 15 e il 17 a Bruxelles si svolgeranno vari eventi, per terminare con una grande manifestazione.