Gran pienone dalle 9 di mattina alle 11 di sera alla Casa delle Donne di Milano: a differenza degli altri anni, piove e fa freddo, ma il calore e l’entusiasmo della giornata sono sempre gli stessi. Anzi, da un 2 ottobre all’altro la partecipazione di scuole e associazioni e il coinvolgimento delle istituzioni crescono in maniera visibile. Gli eventi di quest’anno sono frutto di mesi di lavoro e intensa collaborazione tra i volontari di Mondo senza Guerre, della Comunità per lo Sviluppo Umano e della Casa delle Donne.

I laboratori della mattina coinvolgono due classi superiori del Centro di Formazione Professionale, una terza della scuola media Toti di Cologno, una seconda dell’Istituto Narcisi e due classi del Vespucci, arrivate alla Casa delle Donne con i loro insegnanti. I corridoi, le aule, la palestra e lo spazio esterno sono pieni di ragazzini (e soprattutto ragazzine) impegnati nelle varie attività e le pareti sono decorate da cartelloni e frasi a tema. A turno, gruppi di ragazzi esprimono cos’è la nonviolenza per un video che raccoglie le loro testimonianze.

La nonviolenza entra nel vivo con giochi ed esercizi che permettono di sperimentarla come atteggiamento concreto e risposta diversa alle tante situazioni di conflitto e tensione della vita quotidiana. Si lavora sulle virtù, imparando a individuare e rafforzare le proprie e a riconoscere quelle degli altri, sui “confini” e il loro superamento, sperimentando una situazione di esclusione e riflettendo insieme su quello che si è provato. Nella Tenda del Silenzio si ha la possibilità di prendere contatto con se stessi, staccarsi dai rumori e dalle distrazioni quotidiane e meditare sulle frasi dei grandi uomini e donne che hanno promosso la nonviolenza nella storia. Nel laboratorio “Attenzione e cura” i ragazzi sviluppano la capacità di prestare attenzione agli altri e aiutarli, in un tono allegro e giocoso che favorisce l’esperienza, mentre in “Affidarsi con fiducia” si lavora a coppie e a turno a occhi chiusi ci si lascia guidare o, a occhi aperti, si guida. Con “Rabbia cosmica” si mettono in scena espressioni e posture legate alla rabbia, senza danneggiare nessuno, ma convogliando l’energia verso la costruzione di qualcosa di positivo. Musica e movimenti intervengono infine nel laboratorio “Reciprocità e creatività”, aiutando a esprimere la propria vitalità e ad accettare la diversità. I ragazzi escono da tutte queste esperienze sorridenti e rilassati. Il commento di una di loro riassume alla perfezione lo spirito dei lavori: “Che bello poter parlare di sentimenti senza essere giudicati!”

2otobre_labrabbia_0041_light

2ottobre_confini_0072_light

Nell’incontro con le istituzioni il Comune di Milano è decisamente ben rappresentato: tre presidenti di commissioni consiliari (Anita Sonego per le Pari Opportunità, Paola Bocci per la Cultura ed Elisabetta Strada per l’Educazione e l’Istruzione), l’assessore all’Educazione Francesco Cappelli e la presidente della Commissione Scuola, Progetti educativi e civici del Consiglio di Zona 6 Giovanna Carloni. Tutti unanimi nel sostenere il progetto di educazione alla nonviolenza (a cui il Comune ha dato il patrocinio) e la creazione a futuro di una rete di scuole per la nonviolenza. Prima sperimentazione con “l’ora della nonviolenza” all’Istituto Comprensivo Narcisi, una realtà scolastica particolare e difficile, che ha visto un lungo lavoro di volontari, insegnanti e genitori, con un grande sostegno da parte del Consiglio di Zona 6 e con il percorso di “educazione tra pari” all’Istituto Vespucci. In questo caso la sfida è quella di trovare un linguaggio adatto a trasmettere la nonviolenza ai giovani e inventare mezzi e modi creativi che facilitino questo compito. Saranno gli studenti stessi, dopo un’adeguata formazione, a prendere in mano il progetto “formando” i loro pari. L’incontro fornisce anche l’occasione per un toccante incontro generazionale tra le giovanissime allieve dell’Istituto Narcisi, quelle un po’ più grandi del Vespucci e le volontarie della Casa delle Donne: realtà in apparenza lontane e diverse per età ed esperienze si scoprono vicine e si ringraziano a vicenda per l’opportunità di conoscersi.

2 ottobre_confstampa_intero_0278

Il video qui sotto è relativo alle attività della mattinata

La giornata prosegue con intensi appuntamenti pomeridiani, che ripropongono a partecipanti adulti i laboratori della mattina e l’esperienza della Tenda del Silenzio. C’è anche uno spazio per i bambini, con tre attori che rappresentano scenette con Power Rangers e King Kong e aiutano i piccoli a capire i meccanismi violenti già presenti perfino alla loro età. Viene fuori con facilità che la violenza fa stare male chi la subisce e chi la esercita; non è innata, ma un’abitudine ingiusta che possiamo cambiare.

Gran finale serale con lo spettacolo di Teatro Forum “Io sono nonviolento e tu?”. Sei bravissimi attori, tre ragazzi e tre ragazze, rappresentano scene di “ordinaria” violenza ambientate in ufficio e in famiglia, mentre una settima con il ruolo di jolly coinvolge il pubblico nel commentarle e nel cercare alternative e soluzioni. E non si tratta solo di suggerimenti teorici: vari membri del pubblico “entrano in scena” proponendo strade diverse per risolvere rapporti fondati sul ricatto, il potere e la sopraffazione.  Il futuro da cambiare è già cominciato.