Nell’ampia discussione tenutasi nella riunione del Comitato del 9 settembre a Roma, tenuto conto dei suggerimenti e dei pareri pervenuti anche per mail ed in teleconferenza, si sono esaminate le iniziative da promuovere per denunciare e contrastare la più grande esercitazione della NATO dopo la caduta del muro e lo scioglimento dell’Unione Sovietica.
Questa esercitazione, che coinvolgerà oltre 30.000 soldati di Italia, Grecia, Spagna Portogallo, e centinaia di aerei, è stata preceduta da altre provocatorie manovre svolte ai confini della Russia e nell’area balcanica, e sembra prefigurare una vera prova generale in vista di un possibile terzo conflitto mondiale.
Il Comitato No Guerra No Nato intende promuovere ed aderire a tutte le manifestazioni pubbliche che abbiano un carattere unitario, indette sul territorio interessato alle manovre (area mediterranea siciliana con epicentro all’aeroporto Birgi di Trapani, comando NATO di Napoli, ecc.).
Il Comitato intende proporre e promuovere manifestazioni di protesta di fronte all’Ufficio della NATO di Roma.
Nel contempo lancia – come iniziativa di riferimento unificante – il progetto di un’azione a livello istituzionale (data prevista 23 ottobre), con una manifestazione in una sede del Senato, che veda la partecipazione dei senatori che hanno lanciato il progetto di legge per l’uscita dell’Italia dalla NATO e di altri parlamentari (presenti anche alla riunione del 9 settembre), e la presenza di esponenti pacifisti italiani e stranieri. A tale scopo sono stati già opportunamente contattati esponenti di Spagna, Germania, Grecia, Finlandia, Inghilterra, Lettonia. Questa azione, oltre a rilanciare il progetto di legge e la campagna per la raccolta di firme sull’appello per l’uscita del paese dalla NATO (che ha raggiunto la quota di circa 13.000), sarà un primo passo per la creazione di una rete internazionale anti-NATO.
Per quanto riguarda altre manifestazioni il Comitato considera necessaria una collaborazione unitaria con i movimenti presenti in Sardegna, Sicilia, Lampedusa, Toscana, Veneto, come No Muos, No Dal Molin, ecc. , con alcuni dei quali si è già aperto un canale di informazione e discussione. Si è anche prospettata una collaborazione con il movimento anti-TTIP, che è l’equivalente “civile” della NATO, e con il movimento No-TAV.
Nel corso della riunione è stato anche deciso di rendere più efficiente l’organizzazione del Comitato, con la formazione di un gruppo di indirizzo (primi responsabili Manlio Dinucci, Fulvio Grimaldi) ed un gruppo operativo (Giuseppe Padovano, Vincenzo Brandi, Margherita Furlan, Mejìas Maya Belen, più una persona designata personalmente da Alex Zanotelli).
Pino Cabras e Giulietto Chiesa seguiranno specificamente il nascente Comitato Internazionale. Si è anche prospettata – su proposta di Olivier Turquet – la creazione di un “gruppo di comunicazione “ che studi e produca materiale per la divulgazione tramite ogni mezzo (elettronico, video, audio, cartaceo, ecc.), il potenziamento del sito No Guerra No Nato e la stesura di un pieghevole che spieghi sinteticamente cos’è la NATO servendosi delle competenze in merito di Manlio Dinucci e Antonio Mazzeo.
Si rivolge peraltro un invito a tutti gli aderenti e simpatizzanti del Comitato, a tutti i siti, le TV ed i blogger democratici, ed i singoli ed i gruppi interessati presenti sul territorio, a dare la massima diffusione di queste iniziative, ed ad organizzare e segnalare per quanto possibile iniziative locali (alcune sono già indette o progettate in Toscana, Milano, Torino, ecc.), cui non mancherà l’appoggio attivo del Comitato.
Roma 12/09/2015