Il Mozambico è finalmente un paese libero dalle mine anti-persona. Secondo l’ong inglese Halo Trust, che ha partecipato ai lavori di bonifica, l’ultimo ordigno disinnescato si trovava su un ponte ferroviario nella regione centrale del paese. Secondo l’esecutivo di Maputo, tra il 2008 e il 2014 era stata già bonificata un’area di 54 mila chilometri quadrati.
Quasi 86 mila le mine anti-persona disinnescate e 133 quelle anti-carro, oltre a 5 mila altre bombe inesplose. Dal 1992, quando finì la guerra civile, in Mozambico le vittime di questo tipo di ordigni sono state circa 10 mila. Oltre che per la sicurezza e la protezione della popolazione, il lavoro di bonifica è fondamentale da un punto di vista economico, consentendo l’utilizzo di terre fertili in precedenza abbandonate.
La conclusione della campagna in Mozambico, del resto, rafforza la speranza che un traguardo simile possa essere raggiunto in altri paesi alla prese con l’eredità dell’uso diffuso delle mine anti-persona; tra questi lo Sri Lanka, il Laos, l’Angola e la Colombia.