Per la prima volta dall’inizio delle trattative, una delegazione di ribelli del Coordinamento dei movimenti dell’Azawad (CMA) ha incontrato una controparte dei gruppi di autodifesa pro-Bamako. L’incontro si è svolto durante una visita dei ribelli nella capitale, dove hanno incontrato anche il presidente Ibrahim Boubacar Keïta.
I responsabili CMA hanno promesso al presidente di fare “tutto il possibile” per evitare nuovi scontri sul terreno. La situazione, nel nord del Mali, resta tesa: i ribelli avevano quasi sospeso la loro partecipazione ai colloqui dell’organismo di monitoraggio dell’accordo di pace. di Algeri quando uomini armati del Gruppo di autodifesa tuareg Imghad e alleati (GATIA) hanno lasciato la città di Anefis, a circa 120 chilometri da Kidal, su pressioni del governo e della comunità internazionale.
Entrambi i movimenti – GATIA e CMA – si sono impegnati a rispettare il cessate-il-fuoco che prevedeva un ripiegamento sulle posizioni precedenti agli scontri.
L’insicurezza ha portato ad un rinvio ad data da destinarsi delle elezioni locali previste nel nord del Mali per il 25 ottobre: si tratta del quarto slittamento del voto, che avrebbe dovuto riportare alla normalità la situazione politica nella regione – teatro nel 2012 di un’insurrezione di gruppi, a maggioranza tuareg, che pretendevano l’autonomia da Bamako.